Dicono che sia diventata pazza. Che dopo la morte di suo figlio si è trasferita in città, dove lui era andato ad abitare. E lì è diventata pazza. E comunista. Dicono che frequenta posti dove le danno la droga. Che vive con una donna molto più giovane di lei, da essere sua figlia. E conosce troppi finocchi.
C’è Giorgio, che aspetta quell’unico giorno dell’anno per vivere il suo amore clandestino. Eva, che non sa dire di no a una storia che si sgretola. Laura, che deve fare i conti col fantasma di Marica. Ines invece è alla ricerca delle ragioni della morte del figlio. In un bar del centro due sconosciuti rivivono ogni sera la stessa storia mentre Martino e Vittorio sfideranno addirittura la fine di tempi. Per poi incontrarsi tutti a una cena in una notte di pioggia. Sette storie di fragilità, coincidenze, piccole rinascite interiori. Sette brani che scorrono come in una playlist, con una traccia fantasma finale.
Dario Accolla è siciliano, vive e lavora a Roma come insegnante e attivista per i diritti delle persone LGBT. Scrive come blogger per Il Fatto Quotidiano e collabora con la rivista Pride. Ha già pubblicato il saggio I gay stanno tutti a sinistra (Aracne, 2012) e la raccolta Mario Mieli trent’anni dopo, per l’anniversario della fondazione del circolo omonimo. Cura il blog Elfobruno.
Dario Accolla, Da quando Ines è andata a vivere in città, Editrice Zona 2014, pp. 108, ISBN: 9788864384986