Nell’estate del 1969 Joe Brainard comincia a scrivere un testo assolutamente originale. Si tratta di una serie di ricordi che spaziano dal dato puramente autobiografico e personale a personaggi e situazioni dell’immaginario collettivo, introdotti sempre dalla stessa formula: Mi ricordo.
Il risultato potrebbe riuscire noioso, se non altro perché ripetitivo, o anche banale, ma non è così. La potenza evocativa del testo di Brainard trascende il semplice accumulo di memorie del passato per trasformarsi sotto i nostri occhi in una storia di formazione e nel ritratto vivace, tenero e pittoresco di un uomo di rara sensibilità, dalla prima infanzia fino all’inizio degli anni ’70.
Mi ricordo è un tuffo nella cultura e nel costume americani – attrici e presentatori, mode e abitudini che ai giorni nostri possono far sorridere, prodotti ormai introvabili e personaggi stravaganti –, ma rappresenta soprattutto uno sguardo ravvicinato sulla realtà quotidiana e sui pensieri di un artista profondamente consapevole di sé, che si mette a nudo senza imbarazzi né falsi pudori, con un’innocenza e un’autoironia assolute.
In apparenza senza un ordine riconoscibile, ma in realtà legati da nessi e richiami evidenti, i ricordi costituiscono una sorta di diario intimo, di stenografia esistenziale, di una forza e un rilievo che emozioneranno davvero i lettori.
La grande autenticità di queste pagine suggerì a Georges Perec di ripetere la stessa operazione nel suo Je me souviens, che dedicò allo stesso Brainard, e incantò Paul Auster che scrisse: «Mi ricordo resta nuovo, strano e sorprendente perché, per quanto breve, è infinito, uno di quei rari libri che non si esauriscono mai».
Molti hanno scritto la loro versione di Mi ricordo, ma nessuno è riuscito minimamente a eguagliare la genialità dell’originale di Brainard, a trascendere ciò che è puramente privato e personale in un’opera che parla di tutti – esattamente come fanno i grandi romanzi»
dalla Prefazione di Paul Auster
Joe Brainard (1942-1994) è stato un pittore, poeta e scrittore americano. Il corpus delle sue opere include collage, assemblage, disegni e olii, bozzetti di copertine di libri e album musicali, di scenografie e costumi, fumetti ai quali lavorò insieme ai poeti della scuola di New York, poesie e prose. Alla fine degli anni ’70 decise di non esporre più le sue opere, ma continuò a scrivere fino ai primi anni ’90, quando si ammalò e morì di AIDS.
Joe Brainard, Mi ricordo [I Remember], trad. it di T. Siciliano e S. Basso, Edizioni Lindau 2014, pp. 176, ISBN: 9788867082704