[Neuroqueer][Nick Walker]
Un’introduzione al pensiero di Nick Walker: il neuroqueer come pratica politica e creativa che sfida il paradigma patologico, attraversa corpo, coscienza e identità, e apre nuovi orizzonti alla neurodiversità contemporanea.
[Spazzatura][Sylvia Aguilar Zéleny]
Un romanzo corale di Sylvia Aguilar Zéleny che intreccia le storie di tre donne tra Ciudad Juárez ed El Paso, nel cuore della frontiera. Un ritratto politico e umano di marginalità, desideri e resistenza nelle terre di confine.
[Farsi male][Vittorio Lingiardi]
Un’indagine sul masochismo psicologico secondo Vittorio Lingiardi: tra relazioni sbagliate, senso di colpa e sabotatore interno, il libro esplora come conviviamo con il dolore e come riconoscere le dinamiche che ci feriscono.
[Hibana. Scintille][Asumiko Nakamura]
Un racconto intenso di Asumiko Nakamura che segue tre giovani dalle aule del liceo al mondo adulto, tra desiderio, ossessione e legami impossibili da spezzare. Un manga elegante e inquieto che illumina le zone d’ombra delle relazioni queer.
[Se è amore è amore][Giovanna Politi]
Un libro corale di Giovanna Politi che raccoglie testimonianze autentiche di adolescenti LGBTQIA+. Tra paure, desideri e scoperte, emerge un racconto sincero sull’identità e sull’amore come spazio di crescita, ascolto e inclusione.
[Fratelli d’Italia][Alberto Arbasino]
La riedizione dell’Arbasino del 1963, curata da Giovanni Agosti, riporta alla luce la versione originaria di Fratelli d’Italia: un romanzo-simbolo del secondo Novecento e della sua estetica inquieta, tra memoria, ricerca e genealogie culturali.
[Eco in una casa vuota][Nicola Gardini]
Un saggio in cui Nicola Gardini indaga il dolore fisico come esperienza soggettiva e fenomeno sociale, intrecciando classici, studi contemporanei e autobiografia. Un libro che amplia la riflessione avviata con Io sono salute e propone una nuova idea di salute condivisa.
[Pier Paolo Pasolini][Francesco Chianese]
Un saggio di Francesco Chianese indaga la complessità di Pier Paolo Pasolini tra letteratura, cinema e politica culturale, rileggendone l’eredità a cinquant’anni dalla morte e la forza con cui ha anticipato le contraddizioni della contemporaneità.
[Sburtar radicio][Alessandro Fullin]
Alessandro Fullin trasforma Trieste in un teatro ironico della memoria: cento epitaffi tra comicità, identità e cultura alto-adriatica. Un viaggio letterario che intreccia morte, linguaggio e sguardo queer in una città sospesa tra cinismo e poesia.