[All’amico che non mi ha salvato la vita][Hervé Guibert]
Con uno stile iperrealista, confinante con la diagnosi, Guibert descrive il lento ma inarrestabile progredire dell’AIDS, il disfarsi del suo volto angelico, dei suoi riccioli biondi e di quello sguardo magnetico che avevano incantato i salotti parigini
[Il Proustografo][Nicolas Ragonneau]
Uno sguardo inedito su Proust a cento anni esatti dalla sua morte, in un incredibile lavoro di sintesi e illustrazione, con sorprendenti e dettagliatissimi grafici, mappe e dati che ne ripercorrono vita e opere
“Il Proustografo” di Nicolas Ragonneau
[Gli omosessuali][André Baudry]
Gli omosessuali e altri scritti di André Baudry offre il profilo di una militanza culturale e politica conclusa nell’anonimato di un silenzio pluridecennale, capace di farsi lascito per nuove battaglie di libertà.
[I piaceri e i giorni][Marcel Proust]
Questa edizione ripropone la forma originale dell’opera, con la prefazione di Anatole France, le preziose illustrazioni di Madeleine Lemaire, artista mondana frequentata dallo stesso Proust, e gli spartiti di Reynaldo Hahn, grande amore e amico dell’autore.
[Vita di Marcel Proust][Jean-Yves Tadié]
Questa monumentale biografia di Marcel Proust fa giustizia della leggenda che, alimentando la confusione o sovrapposizione tra l’autore e il personaggio del Narratore della Recherche, si è in gran parte sostituita alla reale comprensione della vita e dell’opera dello scrittore
[Scritti africani][Arthur Rimbaud]
Questa edizione, con una traduzione e uno studio critico del tutto nuovi, presenta gli Scritti africani come la “Terza Opera” di Rimbaud dopo le Illuminazioni e Una Stagione all’inferno
[La confessione di una ragazza][Marcel Proust]
Sotto il titolo di uno dei racconti qui riuniti, “La confessione di una ragazza”, è qui raccolta tutta la produzione narrativa di Marcel Proust anteriore al suo capolavoro, “Alla ricerca del tempo perduto”.
[Le dotte puttane][Virginie Despentes]
Amalgama di giallo e pornografia, Virginie Despentes ci trasporta, in questo suo secondo, spietato romanzo nelle atmosfere inquietanti di Lione e del quartiere bohémien Croix-Rousse.
[Così sia, ovvero il gioco è fatto][André Gide]
Nel 1949, due anni prima della morte, Gide abbandonò il diario che aveva tenuto per sessant’anni. «Ma nell’autunno e nell’inverno estremi della sua vita» scrive George Painter, grande biografo dello scrittore «sentì il bisogno di aggiungere un ultimo prezioso particolare al suo arazzo, e scrisse “Così sia ovvero Il gioco è fatto”.