[Maleuforia][Deborah D’Addetta]
“Maleuforia” è un romanzo di formazione erotico-irriverente che narra l’evoluzione di Raffaele De Palma nell’incerta Napoli degli anni ’80 e ’90. Deborah D’Addetta sfida i limiti linguistici mescolando italiano e dialetto partenopeo, esplorando le passioni nascoste della città.
[Meno cazzate][Nat Gildi]
Cronaca di un’educazione sentimentale sfrontata e inedita; la lingua è carne viva e dipinge i traumi, gli scontri sanguinosi e la brutalità dell’essere una persona libera e in trasformazione
[Canta ancora ragazza][Jacqueline Roy]
“Canta ancora ragazza” di Jacqueline Roy è un romanzo innovativo che esplora l’intersezione tra razza, classe e salute mentale nel Regno Unito
[A Parigi con Marcel Proust][Luigi La Rosa]
Dalle siepi lussureggianti del giardino del Lussemburgo o del Parc Monceau dove, bambino, Marcel muove i primi passi stupiti, ai salotti fastosi del Faubourg Saint-Germain o alle notti mondane dell’Hôtel Ritz, la biografia di Proust è inestricabilmente legata alla città di Parigi e alle sue molteplici seduzioni.
[Luoghi amati][Viola Lo Moro]
“Luoghi amati” di Viola Lo Moro è una mappa mobile, topografica di un movimento continuo. Ci sono le tappe umane, l’amore, l’eros, la meraviglia, l’intreccio e l’abbandono.
[Patriarcato for dummies][Eugenia Nicolosi]
Un libro per trovare una via per dissolvere le disuguaglianze: “Patriarcato for dummies” di Eugenia Nicolosi
[A Roma][Giorgio Ghiotti]
Il ritratto di una città che ha ispirato e talvolta schiacciato i suoi poeti, in un itinerario sentimentale da Garbatella al Trullo, da San Giovanni a Monti, fino alle spiagge di Focene.
[Transito][Aixa De La Cruz]
Tra narrazione e saggio sull’identità sessuale, letteratura confessionale e autofiction, rassegna di tweet e insieme di teorie.
[L’amore dei lupi][Alessandro Brusa]
Erotismo, affettività, pornografia e cura, poi vendetta, odio e infine il nome ultimo a comprendere tutto: amore.
[Cuore allegro][Viola Lo Moro]
Il cuore anatomico è diviso in quattro camere. così questa raccolta poetica crea altrettanti spazi attraversati -a temperature diverse – dal filo rosso di un sentire incarnato che si ostina a rilevare le asperità del tempo, i conflitti irrisolvibili e gli addii.