[In punta di penna][Yukio Mishima]
Un nuovo inedito, uscito in Giappone nel 1968, nel solco del romanzo filosofico francese, dove Mishima conferma la sua poliedrica capacità di scrittura in un romanzo epistolare, dove la noia è bandita e tutti possono essere buoni e maligni, alleati e traditori, vincitori e sconfitti.
[Il ragazzo persiano][Mary Renault]
Il ragazzo persiano di Mary Renault è un n romanzo a suo tempo scandaloso per la naturalezza con cui affronta il tema dell’omosessualità, ma soprattutto impeccabile per la precisione storica e animato da una scrittura avvolgente e raffinatissima.
[Il figlio del direttore][Piersandro Pallavicini]
Con scrittura divagante e sinuosa, Piersandro Pallavicini insegue una volta di più i suoi fantasmi provinciali, crudele nella messa a fuoco, pietoso nel sorriso che li restituisce alla loro umanità.
[La vita di chi resta][Matteo B. Bianchi]
Ciò che stiamo consegnando nelle mani di chi legge è un dono, sì, ma un dono di straordinaria gravità. Eppure, ognuna di queste pagine contiene un germe di futuro, la testimonianza di come, persino nelle pieghe di un dolore indicibile, la scrittura possa ancora salvare.
[Afterparties][Anthony Veasna So]
Che cosa vuol dire nascere negli Stati Uniti e portarsi dietro l’eredità di una tragedia, di Pol Pot, di chi non ce l’ha fatta a fuggire? Afterparties di Anthony Veasna So racconta la vivacità, i drammi, gli amori, i cambiamenti, i sogni e gli incubi della comunità cambogiana della Central Valley californiana.
[Un mondo orfano][Giuseppe Caputo]
In “Un mondo orfano” Giuseppe Caputo racconta con lirismo audace una storia di amore e di violenza, di sesso e ribellione, dove il corpo è un luogo di piacere e di brutalità
[Il mago][Colm Tóibín]
Un romanzo su Thomas Mann che si legge come un romanzo di Thomas Mann. Una visione intima e insieme epica del grande scrittore tedesco, premio Nobel nel 1929. Un ritratto di elaborata sensibilità, in cui si riflette l’inquieto smarrimento del ventesimo secolo.
[I ragazzi dei cavalli][Johan Ehn]
I ragazzi dei cavalli di Johan Ehn è un romanzo importante e commovente che ha parallelismi inquietanti con il nostro tempo.
[Meno cazzate][Nat Gildi]
Cronaca di un’educazione sentimentale sfrontata e inedita; la lingua è carne viva e dipinge i traumi, gli scontri sanguinosi e la brutalità dell’essere una persona libera e in trasformazione