[Cose da maschi][Alessandro Giammei]
Cose da maschi è un inventario di simboli, orpelli, strumenti che definiscono (o destabilizzano) la differenza tra maschile e femminile; una differenza che ci è più facile pensare e vivere come un dualismo, piuttosto che immaginarla come un confine labile e permeabile in entrambe le direzioni.
[La promessa della felicità][Sara Ahmed]
Cosa significa essere degni di felicità e perché alcuni atti di deviazione possono causare infelicità per certe persone. Sara Ahmed si concentra anche sul modo in cui la felicità viene narrata e sull’idea di utilitarismo.
[Cuor contento il ciel lo aiuta][David Sedaris]
Se proprio dobbiamo vivere in tempi interessanti, non c’è nessuno meglio dell’impareggiabile David Sedaris per raccontarli.
[Judith Butler][Enrico Redaelli]
Forse il sesso è già da sempre genere: non c’è un’essenza naturale o un nocciolo ontologico dell’essere uomo e dell’essere donna. La differenza sessuale è una questione di segni e di ciò che quei segni permettono o non permettono di fare.
[Io non sono un trans][Roberta Rosin]
La storia di un percorso terapeutico che porterà una giovane donna, Rosa, intenzionata ad intraprendere un percorso di transizione di genere, a scoprire sé stessa e trasformare il suo dolore in qualcosa di nuovo.
[Principesse][Giusi Marchetta]
Una rivoluzione che non è una battaglia per occupare spazi, ma una sete di altre storie, che ci aiutino a mettere in dubbio la nostra o a cominciarne una nuova.
[Theatrum philosophicum][Michel Foucault]
Theatrum philosophicum è l’omaggio che Michel Foucault dedica a Gilles Deleuze nell’autunno del 1970
[Oltre la periferia della pelle][Silvia Federici]
Cosa significa oggi “il corpo” come categoria di azione sociale/politica? Come smantellare gli strumenti con cui i nostri corpi sono stati “chiusi” e rivendicare collettivamente la nostra capacità di governarli?
[Nessuna sottomissione][Chiara Bottici]
Nessuna donna sarà mai libera se ogni altro essere vivente non lo sarà. Abbiamo bisogno di un approccio multiforme al dominio che sia in grado di tenere insieme voci diverse, egualmente finalizzate allo smantellamento dell’oppressione. Solo un pensiero anarcafemminista è in grado di rispondere alle sfide del nostro tempo perché tiene insieme la specificità dell’oppressione delle donne e la convinzione per cui la lotta contro questa specifica oppressione richiede di affrontare anche tutte le altre.