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[La figlia dell’insonnia][Alejandra Pizarnik]

La figlia dell'insonnia Alejandra Pizarnik

L’opera di Alejandra Pizarnik, autrice di culto nei Paesi di lingua spagnola, è segnata dal senso della perdita, dell’assenza, della solitudine e di una lacerazione senza rimedio. La sua dimensione è un’inscalfibile penombra, in cui Alejandra, figlia dell’insonnia, si muove alla ricerca di un rifugio. E l’unico rifugio possibile è la scrittura, che diventa la sua vita. Alla sua morte, Julio Cortázar le dedica una poesia: “Dato che l’Ade non esiste, sicuramente sarai là,/ ultimo hotel, ultimo sogno,/ passeggera ostinata dell’assenza./ Senza bagagli, senza scartafacci,/ il tuo obolo sarà un quaderno/ o una matita colorata./ – Accettali, nocchiere: nessuno pagò a più caro prezzo/ l’ingresso ai Grandi Trasparenti,/ al giardino dove Alice la aspettava”.

Alejandra Pizarnik nasce ad Avellaneda (Buenos Aires) il 29 aprile 1936, in una famiglia di emigrati ebrei di origine russa. Assieme alla sorella maggiore Myriam compie i primi studi in una scuola ebraica, dove impara a leggere e a scrivere in yiddish. Durante l’adolescenza comincia a fare uso di amfetamine per curare i disturbi fisici di origine nervosa che la affliggono. A 18 anni si iscrive alla facoltà di Filosofia, poi a quella di Lettere e infine alla Scuola di giornalismo, ma non porta a termine gli studi. Dal 1960 al 1964 vive a Parigi. Muore a Buenos Aires nella notte tra il 24 e il 25 settembre 1972 per un’overdose di barbiturici.

Per acquistare il libro

Titolo: La figlia dell’insonnia
Scritto da: Alejandra Pizarnik
Tradotto da: Claudio Cinti
Edito da: Crocetti Editore
Anno: 2020
Pagine: 208
ISBN: 9788883062926

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Questa voce è stata pubblicata il luglio 2, 2020 da in antolog(a)y con tag , , , , , , , .