Un saggio sul poeta maledetto di fine Novecento. Il racconto della nuova poesia che nasceva negli anni di piombo e della liberazione sessuale. Colasanti, nel rigore dello studio monografico, non cade nella noia del saggio critico e tocca le leve etiche e politiche che hanno reso Roma una città fondamentale tra gli anni Settanta e fine secolo. Un libro attorno a Dario Bellezza e a un’intera generazione di poeti e scrittori quali Elsa Morante, Pier Paolo Pasolini, Attilio Bertolucci…
La notte, infedele peccato di amanti presto mattutini nel letto e sconfortati dal silenzio passato degli abbracci già freddi di vite deluse e sante.
Dario Bellezza
Dario Bellezza (Roma, 5 settembre 1944 – Roma, 31 marzo 1996). Scoperto da Pier Paolo Pasolini, di cui diventa intimo amico, esordisce con il romanzo L’innocenza (1970) – di cui Alberto Moravia cura la prefazione – e con la sua prima raccolta di poese, Invettive e licenze. Dimostra una netta originalità, componendo con raffinatezza, grazie e ironia. Vive l’eterna contraddizione tra la volontà di rifiutare il quotidiano, e l’amara consapevolezza dell’impossibilità di oltrepassare i limiti. Affronta principalmente i temi dell’amore, della morte, del senso della vita, dell’esistenza-assenza di Dio. Tra le poesie pubblicate ricordiamo Morte segreta (1976, Premio Viareggio), Libro d’amore (1982), L’avversario (1994) e Proclama sul fascino (1996). Intensa anche la sua attività di romanziere: Lettere da Sodoma (1972), Il carnefice (1973), Angelo (1979), Turbamento (1984), L’amore felice (1986), Notte col diavolo (1995). È inoltre autore di un libro sulla morte di Pasolini. Muore di AIDS nel 1996.
Autore: Arnaldo Colasanti
Titolo: Dario il grande. La poesia di Dario Bellezza
Editore: CartaCanta
Anno di pubblicazione: 2019
Pagine: 211
ISBN: 9788885568525