Bujar è un uomo che sa diventare una donna: può essere una meravigliosa ragazza di Sarajevo che attrae uomini di ogni età o un affascinante giovane spagnolo che fa innamorare ragazze alle quali non sa concedersi. Tra Orlando di Virginia Woolf e Tom Ripley di Patricia Highsmith, Bujar crea continuamente se stesso e la propria storia perché può scegliere chi è, la sua nazionalità, il sesso, semplicemente aprendo la bocca e parlando, nel racconto di una vita trascorsa in viaggio e in fuga, dall’Albania all’America, passando per Roma, Madrid, Berlino, Helsinki. Bujar narra la sua storia in prima persona, a partire dall’adolescenza poverissima a Tirana. La morte del padre, il dolore della madre, la scomparsa della sorella, e poi l’amicizia con Agim, coetaneo e vicino di casa, rifiutato dalla famiglia per il suo orientamento sessuale. Entrambi fuori luogo in un paese devastato, sempre più dipendenti l’uno dall’altro, decidono per la fuga, a caccia di un futuro che gli appartenga. Vivono per le strade di Tirana, poi sulla costa, fino al viaggio da clandestini in Italia attraverso l’Adriatico. Dall’isolamento, l’umiliazione, la vergogna, nascerà un nuovo Bujar. Emozionante riflessione letteraria sull’identità condotta con una sensibilità innovativa e spiazzante, il romanzo segna il talento di un autore giovanissimo, capace di raccontare l’appartenenza e l’esclusione, l’amore e la crudeltà in un libro «che come una potente fenice sorge dalle ceneri del secolo precedente» (The Guardian).
«Questa è l’opera di un romanziere già maturo, in una tradizione che va da Camus a Kafka, da Kadare a Kristeva. Di una bellezza brutale» – The Guardian
«La scrittura di Statovci è di un lirismo toccante, capace di comprimere in una sola frase rabbia e desiderio, la malinconia e il dettaglio più minuto» – The New Yorker
Pajtim Statovci, nato in Kosovo nel 1990, è cresciuto in Finlandia dove si è trasferito con la famiglia fuggita dalla guerra quando aveva due anni. Il suo romanzo d’esordio, uscito nel 2014 e pubblicato in Italia con il titolo L’ultimo parallelo dell’anima, ha vinto il Premio Helsingin Sanomat. Le transizioni, il suo secondo romanzo, tradotto in molte lingue, ha vinto il Toisinkoinen Literature Prize nel 2016 e nel 2018 gli è stato assegnato l’Helsinki Writer of the Year Award. Nel 2019 è uscito il suo terzo romanzo, Bolla, a cui è stato conferito il prestigioso Finlandia Prize, che consacra l’autore come il più giovane vincitore di ogni tempo.
Autore: Pajtim Statovci
Titolo: Le transizioni
Titolo originale: Tiranan Sydän
Traduttore: Nicola Rainò
Editore: Sellerio
Anno di pubblicazione: 2020
Pagine: 272
ISBN: 9788838939792
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