Il monologo è un racconto da parte di una voce sola, che porta e conduce in sé molte voci. È una scrittura che esce dal silenzio della pagina provando di dove s’è originata: e si consegna all’orecchio che sente e vede mentre ascolta. Questi tre monologhi raccontano di tre persone singolari, ne traversano le giornate, ne rivelano le forze e le fragilità, le verità e le contraddizioni. E prima che onorarne gli straordinari talenti e le opere affidate alla durata della poesia, ne tracciano i passi e i pensieri nella luce della confidenza, nella grazia di un affetto che nemmeno si nega alla spietatezza come forma estrema di vicinanza. L’autore di questi racconti ha più volte scritto di Sandro Penna, di J. Rodolfo Wilcock, di Elsa Morante, ma ogni volta, e come per la prima volta, sa di assolvere a un impegno che è quello di scioglierli dalle nebbie della propria memoria e di chiamarli a sé vivi e pressanti. Così Penna interroga la propria fanciullezza mai domata dal tempo e ancora si chiede e chiede un’impossibile felicità; Wilcock intesse le sue strabilianti mostruosità vagando fra stanze ombrose e paesaggi pencolanti negli abissi; Elsa Morante cammina per le strade di Roma recando nei gesti e nelle parole i fantasmi cari e dolorosi delle sue narrazioni. Tre vite segnate da un destino d’arte e da una indomabile passione espressiva, tre vite diverse e uguali nelle giornate di tutti. E qui – per cenni e per frammenti – si mostrano.
Vi sono persone che sanno di portarsi dentro parole da consegnare e, in queste parole, tessono lucentezze durevoli e ombre inquietanti. Il loro è un dono e insieme una mancanza: da questo la consapevolezza della fragilità e della morte che non esclude la grazia dell’intelligenza e la luce della bellezza.
Elio Pecora è nato a Sant’Arsenio (Salerno) nel 1936, dal 1966 abita a Roma. Ha pubblicato raccolte di poesie, racconti, romanzi, saggi critici, testi per il teatro, poesie per bambini. Dirige la rivista internazionale “Poeti e Poesia”. Ha collaborato per la critica letteraria a quotidiani, settimanali, riviste e ai programmi Rai. I testi per il teatro rappresentati: “Alcesti”, Roma, 1984, Teatro SpazioUno, regia di Enrico Job; Pitagora (edito nei Quaderni del Comune, Crotone 1987), Crotone, regia di Luisa Mariani; “Prima di cena”, (Premio IDI 1987, in “Sipario 474”, gennaio-febbraio 1988), Roma, Teatro Belli, regia di Lorenzo Salveti; “Nell’altra stanza”, 1989 (in “Ridotto” n. 7-8, agosto-settembre 1989), Roma, Teatro Due, regia di Marco Lucchesi; “Il cappello con la peonia”, 1990, Roma, Teatro Due, regia di Marco Lucchesi; “A metà della notte”, Todi Festival 1992, regia di Maria Assunta Calvisi, edito da l’Obliquo, Brescia 1990; “Trittico”, Roma, Teatro Due, regia di Marco Lucchesi, 1995; “Sandro Penna: una cheta follia”, (monologo) regista e interprete Massimo Verdastro, Roma e Palermo 2018-19; “J. R. Wilcock”, regista e interprete Pino Strabioli, Roma 2019.I testi teatrali “Nell’altra stanza”, “Prima di cena”, “Il cappello con la peonia”, “Un mattino di giugno”, sono stati pubblicati nel 2009 dall’editore Bulzoni nel volume “Teatro”. Le radiocommedie trasmesse: “Il giardino”, RadioTre, 21 luglio 1996; “Il segreto di Lucio”, RadioTre, 19 ottobre 1997; “Sandro Penna: una cheta follia”, Radio Suite, 21 marzo 2017.
Scritto da: Elio Pecora
Titolo: Tre monologhi. Penna, Morante, Wilcock
Edito da: Il ramo e la foglia edizioni
Anno di pubblicazione: 2021
Pagine: 80
ISBN: 9791280223098
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