Il Bagh-i-muattar (“Giardino profumato” in persiano) è un misto di prosa e poesia inventato di sana pianta da Aleister Crowley e spacciato come traduzione di un inedito persiano in cui si canta l’amore per un ragazzo, un tema molto in voga fra certi mistici islamici, come Hafez, dove l’amore per il divino viene mascherato con l’amore, anche eroticamente spinto, per un giovane. Al testo Crowley antepose sue considerazioni personali e annotazioni di magia pratica, con un gran numero di note, ma sempre mascherando il tutto come prosa altrui. Il libro infatti uscì anonimo a Parigi nel 1910 in sole 210 copie.
Edward Alexander Crowley, in arte Aleister Crowley (1875-1947), passato alla storia come “l’uomo più perverso del mondo” – secondo il giudizio che ne dette un magistrato inglese – fu un praticante di magia, uno scrittore, un poeta, un alpinista e un agente segreto al servizio di Sua Maestà Britannica. I suoi scritti sono ancora quasi tutti sconosciuti al grande pubblico italiano.
Aleister Crowley, Bagh-I-muattar. Profumi dal giardino di Abdullah, a cura di Vittorio Fincati, Edizioni Studio Tesi 2019, pp. 191, ISBN: 9788876926365