Questo libro è una rivendicazione del diritto a essere non identificabili secondo gli stereotipi fisici e psicologici del genere e parla a tutte le persone che non si sentono indentificabili in una norma o in un genere. È un manifesto di rivendicazione del proprio percorso, ma anche un appello a tutte quelle persone che in questo percorso si riconoscono. Una chiara spiegazione di quanto è urgente ripartire da un approccio trasfemminista. Servendosi di riferimenti a creature mitologiche, personaggi letterari, cultura pop, e mescolandone le storie con esperienze reali, l’autrice racconta la vita delle persone transgender, e il loro essere costantemente sottoposte al giudizio delle persone, della società, le regole, i paletti imposti dai percorsi psicologici e medici di transizione. Uno scritto denso che l’autrice rende davvero accessibile grazie alla sua verve ironica e dissacrante.
Discendente di persone siciliane, Filo Sottile è nata e cresciuta in provincia di Torino nei tardi anni ‘70. Batte palchi e piazze da oltre due decenni nei panni della punkastorie. Ha pubblicato un romanzo, racconti, articoli su viandanze, piante, transfemminismo, questioni No Tav. Ha scritto per Giap!, Carmilla, Alpinismo Molotov.
Autrice: Filo Sottile
Titolo: La mostruositrans
Editore: Eris
Anno di pubblicazione: 2020
Pagine: 64
ISBN: 9788898644964
Pingback: [Senza titolo di viaggio][Filo Sottile] | Queerographies