Una Vergine guerriera possente come il sole, uno Zarevič inetto e perseguitato dalla sua Matrigna, un vecchio Zar ubriacone: i personaggi della tradizionale fiaba russa Zar-fanciulla acquistano una nuova vita nei versi di uno dei più grandi poeti russi del Novecento. Marina Cvetaeva compone questo poema nei difficili anni della guerra civile, poco prima di partire per l’esilio, riuscendo con la sua tipica potenza immaginifica a fondere la cultura popolare e folcloristica di una Russia che stava per scomparire con le storie di personaggi biblici, ovidiani, shakespeariani. L’opera esprime nella maniera più compiuta il geniale talento di Cvetaeva nel creare complesse tramature di temi e di stili.
«Leggete Zar-fanciulla! Dov’è il senso della storia? In lei, la Guerriera, e in lui, lo Zarevič, ma anche nella tragedia del mancarsi: l’amore è un passarsi accanto… Il mio Zarevič non sa amare nessuno, lui ama solo la gusla»
Marina Cvetaeva (Mosca, 1892 – Elabuga, 1941) È tra i più noti poeti russi dell’età d’argento, insieme a Blok, Majakovskij, Pasternak e Achmatova. Figlia di intellettuali, iniziò a comporre versi, prose e pièce teatrali sin da giovanissima. Partì per l’esilio nel 1922, vivendo in varie città europee. Tra il 1923 e il 1940 scrisse Dopo la Russia, le tragedie Arianna e Fedra, numerosi poemi, memorie e lettere, tra cui le famose epistole con Rilke nel 1926. Rientrata in Urss nel 1939, morì suicida dopo essere stata sfollata nel Sud della Russia durante la guerra.
Scritto da: Marina Cvetaeva
Titolo: La principessa guerriera
A cura di: Marilena Rea
Postfazione di: Monica Guerritore
Edito da: Sandro Teti Editore
Anno di pubblicazione: 2020
Pagine: 283
ISBN: 9788899918989