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[L’immagine fantasma][Hervé Guibert]

L'immagine fantasma  Hervé Guibert

“Ciò che mi ha spinto a scrivere è stato il rimpianto per le foto sbagliate, le foto che non sono riuscito a scattare, che non ho potuto fare, che si sono rivelate invisibili, come fantasmi. Ho pensato di scrivere per ritrovare la stessa sensazione che volevo dare a quelle foto”. In un’intervista del 1981, Hervé Guibert – scrittore, giornalista, fotografo, critico per il quotidiano Le Monde – parlava così de suo libro, L’immagine fantasma, pubblicato ora per la prima volta in italiano. Volutamente privo di fotografie, “L’immagine fantasma” racconta il rapporto di Guibert con il fotografico: le sue prime immagini erotiche, un reportage sulla madre la cui immagine non verrà mail rivelata, il lento disfacimento di una foto destinata a consumarsi e a morire, e poi immagini fantastiche o intime al punto da diventare invisibili. Il libro non è un testo teorico ma una raccolta di storie che esplorano, attraverso le avventure personali, i diversi tipi di fotografia: familiare, di viaggio, le fototessere, le Polaroid, la fotografia pornografica o giudiziaria. Una scrittura intima e profonda, nata in una stagione di nuova attenzione verso la fotografia e quasi a commento de La camera chiara (1980) di Roland Barthes, di cui sembra una sorta di continuazione letteraria.

«Solo oggi, quarant’anni dopo, trenta dalla morte di Guibert, grazie alla prima traduzione italiana a cura dell’editore Contrasto, i lettori italiani possono finalmente apprezzare la corrente elettrica ustionante che lega e oppone questo testo al suo più celebre modello. E ricavare dal confronto una profezia sull’esplosione dell’iconosfera nel terzo millennio» - Michele Smargiassi, Robison

Hervé Guibert (Saint-Cloud, 14 dicembre 1955 – Clamart, 27 dicembre 1991), giornalista, scrittore e fotografo, fu uno degli amici più stretti di Michel Foucault, Isabelle Adjani e Sophie Calle. Appassionato di fotografia, ne fu critico per il giornale Le Monde per otto anni. Il suo rapporto con la scrittura si nutriva essenzialmente di spunti autobiografici e tendeva all’autofiction. Nel 1990 Guibert rivelò la sua sieropositività nel romanzo À l’ami qui ne m’a pas sauvé la vie (All’amico che non mi ha salvato la vita) – che lo consacrerà, tra l’altro, al grande pubblico. Il romanzo è il primo di una trilogia composta da Protocole compassionnel (Le regole della pietà) e da l’Homme au chapeau rouge (Uomo dal cappello rosso). In queste ultime opere descrisse quotidianamente la progressione della sua malattia. Morì di AIDS nel 1991 dopo un accanito lavoro artistico su questa malattia che lo lasciò senza forze, come testimoniano le fotografie del suo corpo e il film realizzato con la produttrice Pascale Breugnot qualche settimana prima di morire, chiamato La pudeur ou l’impudeur (Il pudore o l’impudore). È sepolto a Rio nell’Elba, un paese dell’Isola d’Elba in Italia.

Per acquistare il libro

Scritto da: Hervé Guibert
Titolo: L’immagine fantasma
Titolo originale: L’image fantôme
Tradotto da: Matteo Martelli
Introduzione di: Emanuele Trevi
Edito da: Contrasto
Anno di pubblicazione: 2021
Pagine: 200
ISBN: 9788869658570

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