Titolo: La macchina si ferma
Scritto da: Edward Morgan Forster
Titolo originale: The Machine Stops
Cura e traduzione di: Maria Valentini
Edito da: Portaparole
Anno: 2025
Pagine: 156
ISBN: 9782378640538
Poco più di un secolo fa Forster ha immaginato un mondo in cui l’umanità vive relegata nel sottosuolo oramai incapace di soddisfare autonomamente i propri bisogni, ridotta alla totale dipendenza dalla Macchina creata per fornire nutrimento, assistenza e svago. Superfluo il movimento, poiché ogni parte del mondo è diventata uguale, e ritenuto volgare e primitivo il contatto diretto, anche i rapporti interpersonali passano attraverso la Macchina, come in un social network ante litteram.
Con il tempo si è persa ogni cognizione delle logiche e dei meccanismi di funzionamento della Macchina e l’umanità, inerme, cede a una fede cieca nella sua onnipotenza. II racconto è presentato attraverso due punti di vista antitetici: una madre, del tutto irreggimentata nel sistema, e un figlio, che tenta di ribellarsi alla concezione meccanicistica della société.
I pericoli della crescita esponenziale della dipendenza dalla tecnologia rappresentati da Forster hanno rivelato una qualité prolettica sorprendente se paragonati alle ansie e ai timori raffigurati nelle distopie e nei racconti fantascientifici dello stesso periodo.
Noi abbiamo creato la Macchina affinché ubbidisse al nostro volere, ma noi ora non riusciamo a farle eseguire i nostri ordini. Ci ha privato del senso dello spazio e del tatto, ha offuscato ogni rapporto umano e ha ridotto l’amore a un atto carnale, ha paralizzato i nostri corpi e la nostra volontà, e adesso ci costringe a venerarla.
Edward Morgan Forster (Londra 1879, Cambridge 1970) è stato narratore e saggista. Si è laureato al King’s College di Cambridge e ha trascorso lunghi periodi in Grecia, in Italia e in India, paesi i cui scenari e le cui culture sottendono alcuni tra i suoi romanzi più famosi quali Where Angels Fear to Tread, A Room with a View e A Passage to India. Nella sua narrativa esplora in particolare le barriere sociali e personali che si frappongono tra gli individui esprimendo l’esigenza di mitigare il materialismo con gli impulsi dell’immaginazione per raggiungere uno stato ideale di armonia. La condizione di consonanza e comprensione fra gli uomini auspicata da Forster è riassunta nella famosa epigrafe al suo romanzo Howards End: « Only connect ».
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