«Avevo diciassette anni e sapevo quanto fosse rischioso frequentare quei giardinetti situati fra il liceo e casa mia. Io e alcuni compagni ci ritrovavamo lì dopo le lezioni, per chiacchierare tra noi. E per aspettare lo sconosciuto che ci avrebbe sedotto. Quel giorno, fra le braccia di un ladro, ho sentito l’orologio staccarsi dal polso. Ho gridato. Lui era già scappato via. Ignoravo che quel banale incidente avrebbe fatto precipitare la mia vita fino ad annientarla… L’episodio non ebbe effettivamente conseguenze famigliari e sociali immediate. Il ladro non fu mai trovato e io serbai di quella vicenda solo un ricordo che mi dava disagio. Non sapevo che il mio nome era appena stato inserito nello schedario degli omosessuali della città tenuto dalla polizia e che in tal modo, tre anni più tardi, i miei genitori avrebbero saputo della mia omosessualità. E soprattutto, come potevo immaginare che per questo sarei caduto nelle mani dei nazisti?»
Pierre Seel (Haguenau, 16 agosto 1923 – Tolosa, 25 novembre 2005) è stato uno scrittore francese. Fu l’unico omosessuale francese ad avere testimoniato a viso aperto la deportazione delle persone omosessuali ad opera del nazismo. [Wikiedia]
Jean Le Bitoux (Bordeaux, 16 agosto 1948 – Parigi, 21 aprile 2010) è stato un giornalista, attivista per i diritti LGBT francese. È stato una figura del Movimento di liberazione omosessuale francese. È stato tra i fondatori della rivista Gai Pied. Ha dedicato la vita alla lotta per il riconoscimento e dei diritti degli omosessuali e alla lotta dell’omofobia in Francia. [Wikiedia]
Autori: Pierre Seel e Jean Le Bitoux
Titolo: Io, Pierre Seel, deportato omosessuale
Titolo originale: Moi, Pierre Seel, déporté homosexuel
Traduttore: Angelo Leghi
Editore: Massari Editore
Anno di pubblicazione: 2020
Pagine: 175
ISBN: 9788845703348
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