Titolo: Vite ribelli, bellissimi esperimenti
Scritto da: Saidiya Hartman
Titolo originale: Wayward Lives, Beautiful Experiments. Intimate Histories of Social Upheaval
Tradotto da: Maria Iaccarino
Edito da: Minimum Fax
Anno: 2024
Pagine: 476
ISBN: 9788833895024
Cosa significa desiderare una vita bella quando la sopravvivenza stessa non può essere data per scontata? Come si fa a immaginare la libertà quando si è costrette a sottostare alle regole dell’esclusione? Due o tre generazioni dopo la fine della schiavitù, le giovani donne nere scoprivano la città e le sue promesse e rifiutavano i ruoli angusti che la società aveva loro assegnato.
Prima degli scrittori, prima dei predicatori e degli studiosi di questioni razziali, le ragazze nere si interrogavano sul senso profondo della libertà e scoprivano che era possibile portare avanti una vera e propria rivoluzione agendo sull’unica dimensione di cui potevano avere il controllo, quella intima. Per descrivere il mondo attraverso i loro occhi, Saidiya Hartman parte dagli archivi – fascicoli della polizia, articoli, album di famiglia, resoconti dei sociologi – da cui trae l’ossatura delle vicende che racconta.
Vite ribelli, bellissimi esperimenti racconta storie di amore liberissimo, di madri «single» ma tutt’altro che sole, di lavori umilianti rifiutati e di affetti nati dentro le stanze di un carcere femminile. Riportare alla luce ciò che è stato cancellato o rimosso, dare la parola al silenzio: questo è il lavoro straordinario che Hartman svolge con rigore e partecipazione, incrociando le storie di queste donne disobbedienti a quelle di personaggi noti come Billie Holiday, Paul Laurence Dunbar e W.E.B. Du Bois, ma lasciando che sia sempre «il coro» ad occupare il centro della scena.
Tra i migliori 100 libri del Ventunesimo secolo per il New York Times.
Saidiya Hartman scrittrice e accademica, vive a New York, dove insegna alla Columbia University. Studiosa di storia culturale, fotografia e filosofia etica, nella sua carriera si è concentrata sulla cultura afroamericana e sulle intersezioni tra diritto e letteratura. Oltre a Vite ribelli, bellissimi esperimenti ha pubblicato Perdi la madre (Tamu 2021) e Scenes of Subjection: Terror, Slavery, and Self-Making in Nineteenth-Century America. Tra i molti riconoscimenti, ha ricevuto una borsa di studio Fulbright, una Guggenheim Fellowship nel 2018, una MacArthur Fellowship nel 2019. Nel 2022 è entrata a far parte dell’American Academy of Arts and Sciences.
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