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[L’attesa del diavolo][Mary MacLane]

Mary MacLane: Contro le convenzioni, una voce libera tra diario e romanzo

L’attesa del diavolo Mary MacLane

Titolo: L’attesa del diavolo
Scritto da: Mary MacLane
Edito da: Ago Edizioni
Anno: 2024
Pagine: 240
ISBN: 9788894755411

La sinossi di L’attesa del diavolo di Mary MacLane

Dalla postfazione di Sofia Artuso: «Mary MacLane vive isolata, preda della monotonia di una cittadina del Montana, incatenata alle rigide norme sociali dell’epoca e sente di dover fare qualcosa per cambiare la realtà in cui vive, o almeno provarci. Così all’età di diciannove inizia a scrivere di sé, un ritratto, come lei stessa ci suggerisce, all’interno del quale racconta tre mesi della sua vita. La forma è quella del diario, ma solo per ciò che concerne gli aspetti strutturali della scrittura, ripartita secondo la canonica suddivisione cronologica delle giornate.

Eppure, Mary MacLane non elabora l’opera giorno per giorno ma la scrive tutta d’un fiato come se, più che un diario, avesse in mente di seguire lo sviluppo di un romanzo. L’opera però è priva di una vera e propria narrazione organica; dunque, risulta difficilmente collocabile all’interno di un preciso genere letterario. Non è un diario, non è un romanzo, non è un trattato filosofico, non è un poema o un manifesto femminista. Si pone così al crocevia di queste differenti forme, in un punto di tangenza che garantisce all’opera una posizione di assoluta originalità, ben lontana dagli schemi letterari consolidati».

MacLane ingaggia un vero e proprio corpo a corpo tra la vita pensata e quella vissuta accordando al lettore la possibilità di scrutare la fucina di pensieri e immagini allestita nella sua testa che è poi definita dalla stessa autrice come «la mia propria filosofia peripatetica». Una tensione profonda è insita in ogni frase, in ogni parola, in un libro che è capace di proiettarci nella provincia americana più profonda di inizio Novecento ma – soprattutto – di illustrare al suo pubblico, oggi, nella contemporaneità, il potere assoluto della scrittura che si fa pietra e piuma.

Chi è Mary MacLane

Mary MacLane nasce in Canada nel 1881, prima di trasferirsi a Butte, nel Montana, con la sua famiglia. Scrittrice precoce, pubblica all’età di soli diciannove anni il suo primo libro I Await the Devil’s Coming, che gli editori dell’epoca stamparono con il titolo The Story of Mary MacLane come tentativo, risultato poi vano, di evitare la censura a causa dell’esplicito riferimento al diavolo e alla dichiarata bisessualità dell’autrice che non si limita a criticare la donna borghese relegata a servire il marito ma si spinge a parlare di ricerca del piacere. A un solo mese dall’uscita, il libro vendette 100.000 copie e con i guadagni che ne derivarono Mary MacLane riuscì finalmente a trasferirsi dalla provinciale Butte a Boston, fino al Greenwich Village, dove visse un’esistenza decadente e bohémien. Pubblicò altri due libri e recitò in un film muto autobiografico che lei stessa scrisse, dal titolo Men Who Have Made Love to Me. Morì il sei agosto del 1929, forse si suicidò, certo è che fu ritrovata con una copia del suo primo libro accanto a lei, come nell’estremo tentativo di ritrovare la MacLane della giovinezza.


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