Ormai quasi trent’anni fa questo libro raccontava per la prima volta le storie normali di adolescenti gay normali. A casa, a scuola, al bar, in parrocchia, in vacanza. Tirandoli fuori da un fasullo, grottesco, irreale “torbido mondo degli omosessuali”. Ma sottraendoli anche al più terribile dei coni d’ombra: quello dell’invisibilità, della cancellazione di ogni identità (agli altri, ma anche a se stessi) e dunque dell’impossibilità di vivere, niente di meno. Questo libro tenero e commovente – tessuto solo con le voci dirette ma intime dei ragazzi che in prima persona raccontano la loro vita quotidiana, spesso fatta di paura, di incertezza, di esclusione – finisce via via, col passare del tempo, per risuonare come un grido. Quasi diecimila lettere scritte all’autore dicono che “Ragazzi che amano ragazzi” ha cambiato la vita di migliaia di persone, non solo omosessuali. Ma come è possibile che ragazzi più giovani di queste pagine affermino che storie di un’Italia di trent’anni fa sono ancora le loro? Significa che il poco o tanto che è cambiato non basta.
“Mi piacciono i ragazzi alti, robusti, molto virili. E scherzosi. Mi piacerebbe trovarne uno così fisso… stare con lui”
Piergiorgio Paterlini (Castelnovo di Sotto, Reggio Emilia, 1954) ha pubblicato una ventina di libri, alcuni dei quali tradotti in dieci Paesi, dalla Francia alla Spagna, dall’Olanda al Brasile agli Stati Uniti. Bambinate (Einaudi 2017) e Il mio amore non può farti male. Vita e morte di Harvey Milk (Einaudi Ragazzi 2018) sono i suoi più recenti romanzi. Tiene un blog d’autore sull’Espresso (“Le Nuvole”), una rubrica su Robinson/la Repubblica (“Testo a fronte”) e un corso di editing presso la Scuola internazionale Comics. Feltrinelli ha pubblicato Ragazzi che amano ragazzi (1991; 2019).
Autore: Piergiorgio Paterlini
Titolo: Ragazzi che amano ragazzi
Editore: Feltrinelli
Anno di pubblicazione: 2019
Pagine: 130
ISBN: 9788807892936