Il saggio passa in rassegna l’intera produzione poetica di Dario Bellezza che si colloca tra la fine degli anni Sessanta e la prima metà degli anni Novanta, dagli esordi spregiudicati e polemici di “La vita idiota” e di “Invettive e licenze” sino al malinconico autobiografismo di “Proclama sul fascino”. Quando l’egotismo di oggi ci illude di poter bastare a noi stessi, di poter fare a meno dell’affetto tra esseri umani e dell’amore di Dio, Bellezza può aiutarci a comprendere i paradossi contemporanei. Ci meraviglieremo allora nel constatare che il disamore (che è comunque un amore volto in un’altra direzione) è la più pura manifestazione di attaccamento alla vita nostra e degli altri e che la costante ricerca di Dio è la più spirituale di tutte le preghiere, la prova tangibile della presenza di quello stesso Dio che tante volte invocato non appare.
Giovanni Inzerillo (1982) è laureato in Lettere Classiche, Dottore di Ricerca in Italianistica e Cultore della Materia Letteratura Italiana Contemporanea presso l’Università di Palermo. Si è occupato prevalentemente di poesia contemporanea e di comparatistica musico-letteraria, ha pubblicato alcune monografie, saggi in Riviste e in Atti di Convegni cui ha partecipato in qualità di relatore. Docente a contratto di Letteratura italiana presso l’Università di Palermo, da cinque anni insegna pure nei Licei.
Autore: Giovanni Inzerillo
Titolo: Dalla vita assassinato alla poesia. Il «Canzoniere» di puro disamore di Dario Bellezza
Editore: Franco Cesati Editore
Anno di pubblicazione: 2019
Pagine: 80
ISBN: 9788876677526
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