– Ànemos: L’anima (dal latino anima, connesso col greco ànemos, «soffio», «vento»), in molte religioni, tradizioni spirituali e filosofie, è la parte spirituale ed eterna di un essere vivente, comunemente ritenuta indipendente dal corpo, poiché distinta dalla parte fisica. – Entelechìa: Nella filosofia aristotelica, l’attuazione di una realtà che ha raggiunto il suo massimo grado di sviluppo; nella filosofia di Leibniz, ogni essere che si sviluppa seguendo un fine contenuto in se stesso e che raggiunge senza impulsi esterni. “Mi sono sempre chiesto più e più volte se la mente umana sia capace di tanta estrema labilità e quando in me si scatena una qualsiasi forma emotiva che non rientri nel mio essere naturale, allora è lì che cedo ad ogni possibile risposta di causa-effetto e do perfetta solidarietà al protagonista di cui presto inizierò a parlarti…” Queste e altre parole di presentazione saranno le testimonianze trascritte da un oscuro ed enigmatico individuo che inviterà il lettore a “prestargli orecchio”, coinvolgendolo nella sua strana ossessione di voler rendere note le vicende di un ragazzo, terminati poi in efferati fatti di cronaca. Un segreto, inizialmente celato nella narrazione della storia, condurrà alla scoperta di un atteggiamento psicologico del protagonista, insinuando nella mente del lettore un quesito interiore alla quale, singolarmente, si potrebbe forse dare la risposta: “Anche io potrei giungere a tanto?” L’anima (dal latino anima, connesso col greco ànemos, «soffio», «vento»), in molte religioni, tradizioni spirituali e filosofie, è la parte spirituale ed eterna di un essere vivente, comunemente ritenuta indipendente dal corpo, poiché distinta dalla parte fisica. – Entelechìa: Nella filosofia aristotelica, l’attuazione di una realtà che ha raggiunto il suo massimo grado di sviluppo; nella filosofia di Leibniz, ogni essere che si sviluppa seguendo un fine contenuto in se stesso e che raggiunge senza impulsi esterni. “Mi sono sempre chiesto più e più volte se la mente umana sia capace di tanta estrema labilità e quando in me si scatena una qualsiasi forma emotiva che non rientri nel mio essere naturale, allora è lì che cedo ad ogni possibile risposta di causa-effetto e do perfetta solidarietà al protagonista di cui presto inizierò a parlarti…” Queste e altre parole di presentazione saranno le testimonianze trascritte da un oscuro ed enigmatico individuo che inviterà il lettore a “prestargli orecchio”, coinvolgendolo nella sua strana ossessione di voler rendere note le vicende di un ragazzo, terminati poi in efferati fatti di cronaca. Un segreto, inizialmente celato nella narrazione della storia, condurrà alla scoperta di un atteggiamento psicologico del protagonista, insinuando nella mente del lettore un quesito interiore alla quale, singolarmente, si potrebbe forse dare la risposta: “Anche io potrei giungere a tanto?”.
Orazio Massimiliano Riggio nasce nel 1974 a Catania dove attualmente vive e lavora. Diplomatosi come Tecnico di laboratorio, non eserciterà mai nell’ambito della medicina. Autodidatta, scrive già all’età di 14 anni, mostrando i suoi lavori ad amici e parenti. Partecipa a due web-series intitolate We are guardians e Nemesis, copre poi un ruolo di secondo rilievo in teatro nel Colapesce di Ignazio Buttitta. Scrive 5 sceneggiature di lungometraggi, che rimangono chiuse nel suo cassetto. Riesce a girare un solo cortometraggio intitolato Barbershop, interamente no-profit, scritto, diretto ed interpretato anche da lui. Anemos-Entelechia il suo primo libro nato come sceneggiatura cinematografica, ha deciso di trasformarlo in romanzo dopo la delusione per l’indifferenza mostrata da un famoso regista italiano alla sua proposta.
Titolo: Ànemos. Entelechìa
Scritto da: Orazio Massimiliano Riggio
Edito da: Ivvi
Anno: 2021
Pagine: 308
ISBN: 9791280012098