Paul e Daniel sono due fratelli francesi di origine marocchina. Paul è sempre stato bravo a scuola, ha un dottorato in letterature comparate ma tira a campare consegnando pizze e facendo il portiere di notte. Daniel ha sempre rifiutato le proprie origini, si esibisce in un peepshow e sogna di fare fortuna come bodybuilder, ma viene risucchiato nella pericolosa spirale del doping. Paul prova a scrivere la loro storia, da quando lui stesso si è avvicinato al pugilato per cercare di difendersi dai bulli al momento in cui si è accorto di provare qualcosa per la libraia Myriam, dal cambiamento che Daniel ha dovuto affrontare nel tentativo di accettarsi alla complicità intermittente che legherà i due fratelli per tutta la vita. Accolto all’uscita da un grandissimo successo di pubblico, Vivere mi uccide – che è stato al centro di un vero e proprio «scandalo editoriale» quando si è scoperto che dietro il nome di Paul Smaïl si nascondeva lo scrittore, traduttore e musicista bianco Jack-Alain Léger – esamina da vicino le discriminazioni della società francese nei confronti delle persone di origine africana, ma anche l’odio e la fuga dalla propria identità e la guerra che gli esclusi combattono gli uni contro gli altri: insomma, le contraddizioni, le paure e le complessità di un paese che somiglia ogni giorno di più al nostro.
Paul Smaïl è lo pseudonimo con cui Jack-Alain Léger ha firmato, oltre ad Alì il magnifico, altri tre romanzi: Vivre me tue (1997), Casa, la casa (1998) e La passion selon moi (1999). Jack-Alain Léger ha rivelato di essere Paul Smaïl in On en est là, un libro di fiction politica, protagonisti Jacques Chirac, Lionel Jospin, Martine Aubry e Jean-Pierre Chevénement, uscito nel 2003 per i tipi di Denoël. Ali il Magnifico, che ha suscitato grandi polemiche alla sua uscita in Francia, è stato pubblicato da Feltrinelli nel 2002.
Titolo: Vivere mi uccide
Scritto da: Paul Smaïl
Titolo originale: Vivre me tue
Tradotto da: Lorenza Pieri
Edito da: Minimum Fax
Anno: 2022
Pagine: 162
ISBN: 9788833893440