Parlare apertamente di classe non è semplice in una società che crede al mito secondo cui chiunque dalla base della piramide possa arrivare in cima. bell hooks in “Da che parte stiamo: la classe conta” ripercorre la propria traiettoria da un mondo popolare e antico, fatto di oppressione razziale ma anche di rispetto per i poveri, ai quartieri di quella classe media che può anche percepirsi «aperta di mente» ma rischia di riprodurre con il proprio comportamento quelle condizioni che rendono il razzismo e il sessismo una minaccia più temibile per alcune persone, e meno per altre. Mettendo a nudo le tante ipocrisie che mirano a nascondere le differenze di classe, questo libro dà forma a un accorato appello per un cambiamento radicale, a cui tutta la società è chiamata a rispondere.
bell hooks (1952-2021), pseudonimo di Gloria Jean Watkins, è stata una teorica femminista afroamericana. A partire da Ain’t I a Woman, scritto a diciannove anni, è autrice di una ricchissima produzione di testi riguardanti il pensiero femminista, la pedagogia, le relazioni amorose, la maschilità nera, la rappresentazione degli afroamericani nel cinema e nei media, a cui si accompagna una serie di scritti autobiografici. In Italia sono stati recentemente pubblicati o sono in corso di edizione molti dei suoi libri. Per Tamu, sono disponibili Elogio del margine/Scrivere al buio (con Maria Nadotti, 2020) e Il femminismo è per tutti (2021).
Titolo: Da che parte stiamo. La classe conta
Scritto da: bell hooks
Titolo originale: Where we stand: class matters
Tradotto da: Moïse Marie
Edito da: Tamu
Anno: 2022
Pagine: 229
ISBN: 9791280195258