Una denuncia intima che racconta le discriminazioni e gli abusi subiti dal protagonista partendo dalla propria famiglia, dalle origini. Contestualizzando i fatti attraverso un’analisi del periodo storico di cui parla: la ripresa economica di un paese che man mano perdeva sempre più l’attenzione verso l’individuo, una corsa al consumismo che ci ha consumati tutti, che ci ha tolto umanità. Ed è anche una denuncia pubblica, fatta di nomi e cognomi, messa in atto da chi aveva il dovere di conoscere ed aiutare ed ha invece ignorato o peggio ancora discriminato e sfruttato la situazione pur di guadagnarci sopra. Un percorso, quello della transizione di Massimo, il protagonista, durato ben sedici anni che offre spunti e termini di paragone con quello che oggi vuol dire transizionare da un genere all’altro.
Massimo D’Aquino è nato a Napoli nel 1960. Ha vissuto per oltre quarant’anni in provincia di Milano, attualmente vive e lavora a Roma. Segretario dell’associazione di volontariato “Libellula Italia”, presieduta da Leila Daianis, è da sempre impegnato nella difesa dei diritti delle persone transessuali.
Titolo: Io che da mio padre ho preso solo gli occhi chiari
Scritto da: Massimo D’Aquino
Edito da: Edizioni Croce
Anno: 2022
Pagine: 72
ISBN: 9788864024639