Titolo: Zezé
Scritto da: Ángeles Vicente
Titolo originale: Zezé
Tradotto da: Vincenzo Quaranta
Edito da: Alma Mater Studiorum ‒ Università di Bologna
Anno: 2025
Pagine: 126
ISBN: 9788854971899
A venti anni dalla riscoperta e poco più di un secolo dalla pubblicazione, viene tradotto in italiano Zezé (1909) di Ángeles Vicente (Murcia, 1873 – Buenos Aires, 1918), il romanzo omoerotico e femminista di una donna moderna. Il primo testo spagnolo in lingua castigliana a trattare apertamente il tema dell’amore lesbico è la storia di una cantante di varietà del primo Novecento, che in un viaggio notturno, in battello, tra Buenos Aires e Montevideo offre alla compagna di cabina, e al pubblico, il racconto di una vita eccezionale, sempre in bilico tra miseria e ricchezza.
In questo bildungsroman tutto al femminile e dal sapore picaresco, in cui si intrecciano anticlericalismo, omoerotismo e spiritismo, la Bella Zezé ripercorre le tappe fondamentali della propria esistenza, dall’iniziazione sessuale in un collegio religioso, alla vita sfrenata e lussuosa accanto all’amante Leonor, fino alla scelta del mondo dello spettacolo come unica via per l’indipendenza economica.
Ángeles Vicente, libera pensatrice, massone ed emancipata almeno quanto la protagonista, sfrutta la nascente cultura erotica della Sicalipsis spagnola – corrente letteraria leggera ed esplicita in voga nei primi decenni del XX secolo – e il successo strepitoso delle cantanti di couplet del momento per proporre un nuovo modello femminile, moderno e disinibito, ma anche scettico e disincantato, che si scontra con le convenzioni di una società fatta di sole apparenze.
Zezé è il secondo romanzo dell’autrice, che pubblica il primo, Teresilla, nel 1907, con prologo di Felipe Trigo, e due raccolte di racconti di tema fantastico e spiritista nel 1908, Los buitres (“Gli avvoltoi”), e nel 1910, Sombras. Cuentos psíquicos (“Ombre. Racconti psichici”).
Ángeles Vicente García, nata a Murcia nel 1873, è stata una scrittrice spagnola pioniera nella rappresentazione delle identità sessuali nella letteratura. Si trasferì in Argentina all’età di dieci anni, dove visse fino al 1906 e dove entrò a far parte della massoneria. Trascorse poi un periodo a Milano, avviando una corrispondenza con Miguel de Unamuno, prima di stabilirsi a Madrid. Dopo la pubblicazione del suo primo libro Teresilla (1907), si separò dal marito e visse del proprio lavoro letterario. Tra le sue opere più rilevanti vi è Zezé (1909), considerata la prima opera narrativa in lingua spagnola con una protagonista lesbica. Le sue opere affrontano temi audaci per l’epoca come i diritti delle donne, lo spiritismo, la scienza e l’erotismo. Tornata in Argentina nel 1916, vi morì nel 1918. Oggi è riscoperta come una figura significativa nella storia della letteratura spagnola.
Laureando in Letterature moderne, comparate e postcoloniali presso l’Università di Bologna, Vincenzo Quaranta collabora con il progetto GIMA (Género, imagen y materialidad en la cultura literaria de la modernidad) della Universidad de Sevilla e con la rivista Francofonia. Studi e ricerche sulle letterature di lingua francese.
In qualità di affiliato Amazon Queerographies potrebbe ricevere un guadagno dagli acquisti idonei.