Il concetto di mascolinità, ampiamente indagato dai punti di vista politico, antropologico e sociologico, è stato esaminato anche in relazione ai linguaggi dei media e delle arti performative. I contributi raccolti in questo volume restituiscono con attenzione i mutamenti, individuano le peculiarità, e mettono in luce le resistenze e le ambiguità legate alla rappresentazione del maschile dai primi del Novecento fino ai giorni nostri. Attraverso ricognizioni storiche, analisi teoriche e studi di caso, il volume indaga le differenti forme di mascolinità di carattere nazionale e internazionale che emergono all’interno di cinema, televisione, rotocalchi, riviste specializzate, teatro, fotografia, fumetto e musica. I diversi approcci e le differenti metodologie che contraddistinguono i singoli contributi permettono di osservare la costruzione del maschile all’interno degli ambiti e dei contesti storico-culturali più disparati: dalla rappresentazione della mascolinità e del suo rapporto con la femminilità nella ricezione africana del melodramma, fino alla divulgazione e rimediazione dell’immagine divistica nell’era dei social network. Andando oltre una semplicistica e monolitica concezione di mascolinità, i saggi qui raccolti mettono in luce le problematiche e i contrasti interni alla costruzione “plurale” della figura maschile, riflettendo sulla dimensione strettamente politica dei corpi o, ancora, soffermandosi sulla natura intermediale di questi ultimi.
Giacomo Albert è Dottore di ricerca in Musicologia e diplomato in musica elettronica, ha conseguito l’abilitazione per la II fascia in Musicologia e storia della musica. Di recente ha pubblicato un volume sul rapporto tra musica e videoarte e si occupa prevalentemente dei fenomeni musicali del XX e XXI secolo. In particolare, attraverso residenze in fondazioni e archivi ha approfondito lo studio delle tecniche e dei processi compositivi. Ha inoltre studiato la relazione tra musica e digitale, la sound art, le problematiche legate all’audiovisione e alla relazione tra musica e media. Negli ultimi anni si è anche occupato di modellazione formale delle teorie del dramma e del melodramma attraverso ontologie computazionali. È membro del comitato scientifico del CIRMA (Centro Interdipartimentale di Ricerca su Multimedia e Audiovisione) dell’Università di Torino, delle redazioni delle riviste “Gli Spazi della Musica”, “Mimesis Journal”, “Nuove Musiche”, “Sound Stage Screen” e dei convegni ICIDS e CIM.
Giulia Carluccio insegna Storia del cinema nordamericano presso il DAMS (Università di Torino). Fa parte della redazione della rivista “La Valle dell’Eden” (Torino) e con Federica Villa cura il progetto del workshop annuale di studi “il lavoro sul film” (Torino). Sul cinema muto ha pubblicato diversi saggi e articoli, in particolare su Griffith, Dreyer, il cinema italiano degli anni Dieci.
Giulia Muggeo insegna Storia del cinema popolare presso l’Università degli Studi di Torino, dove nel 2019 ha conseguito il dottorato di ricerca. Si occupa di figure attoriali intermediali nell’Italia degli anni Cinquanta, di cinema italiano e di divismo televisivo. Ha scritto la monografia Marcello Mastroianni. Echi e riscritture di un attore (Bonanno, 2017), ha pubblicato alcuni saggi su riviste come “La Valle dell’Eden” e “Bianco & Nero”. È membro del CRAD (Centro Ricerche Attore e Divismo) ed è coordinatrice di redazione de “La Valle dell’Eden”.
Antonio Pizzo è docente di Drammaturgia presso il DAMS dell’Università di Torino. Dirige il CIRMA (Centro Interdipartimentale di Ricerca su Multimedia).
A cura di: Giacomo Albert, Giulia Carluccio, Giulia Muggeo e Antonio Pizzo
Titolo: Ciao maschio. Politiche di rappresentazione del corpo maschile nel Novecento
Editore: Rosenberg & Sellier
Anno di pubblicazione: 2020
Pagine: 382
ISBN: 9788878857513