Judith Butler definisce le dinamiche psicosociali che determinano il campo di forza della violenza mettendo in luce la mistificazione linguistica e la strumentalizzazione operate dal potere nei suoi confronti. Nel far questo, smonta le posizioni che ammettono, in alcuni casi e con determinate finalità, la violenza come strumento per combattere la violenza stessa e, allo stesso tempo, la concezione per cui la nonviolenza sarebbe una scelta morale individuale caratterizzata dalla passività. Centrale, in quest’analisi, è l’idea che esista una radicata distinzione biopolitica tra vite degne di lutto − dunque meritevoli di essere preservate e difese − e vite dispensabili – per questioni razziali, identitarie, collegate al gender o di altro tipo: in questo senso, la violenza è connessa all’esperienza della disuguaglianza e la nonviolenza non può che essere una pratica collettiva di contestazione delle disuguaglianze, del tutto sganciata da un approccio individualista. Recuperando − analiticamente e criticamente − Foucault, Fanon, Gandhi, Benjamin e, tra gli altri, soprattutto Freud e Klein, Butler delinea cosí un’idea di nonviolenza che, prendendo coscienza e sovvertendo attivamente le forme di aggressività che caratterizzano il sé e i suoi legami sociali, costituisca una tattica politica tutt’altro che passiva, una forza in grado di contrastare la violenza che pervade la società contemporanea senza riprodurne la distruttività, un vincolo etico e politico che sia tutt’uno con le lotte condotte dai movimenti che ogni giorno si battono per l’interdipendenza, l’uguaglianza e la giustizia sociale.
Judith Butler, autorevole filosofa post-strutturalista statunitense, ha dato importanti contributi nei campi del pensiero femminista, della teoria queer, della filosofia politica e dell’etica. Nel 2012 le è stato conferito il Premio Adorno.Attualmente insegna all’Università di Berkeley e all’European Graduate School. Tra i suoi lavori tradotti in Italia, ricordiamo Corpi che contano (Feltrinelli, 1996), Critica della violenza etica (Feltrinelli, 2006), Parole che provocano (Cortina, 2010), La vita psichica del potere (Mimesis, 2013), Questione di genere (Laterza, 2013) e Fare e disfare il genere (Mimesis, 2014). Di Butler nottetempo ha pubblicato anche A chi spetta una buona vita? nel 2013, L’alleanza dei corpi nel 2017 e La forza della nonviolenza nel 2020.
Autrice: Judith Butler
Titolo: La forza della nonviolenza
Titolo originale: The Force of Nonviolence
Traduttore: Federico Zappino
Editore: Nottetempo
Anno di pubblicazione: 2020
Pagine: 300
ISBN: 9788874528271
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