Ispirandosi al mito di Prometeo, che sfidò gli dei per dare il fuoco agli uomini, Gide costruisce una delle sue opere più acute e disincantate. Un libro raffinato, poetico, in cui la psicoanalisi entra in gioco per una possibile lettura non dissacrante del mito “smitizzato” e dell’animo umano nella sua essenza e crudezza. Prometeo male incatenato è uno dei testi dove maggiormente spicca il gusto soave e leggero di questo grande scrittore.
"Donai all’uomo il fuoco, la fiamma e tutte le arti che da essa hanno origine. Infiammai così il suo spirito, in lui covai la fede divorante nel progresso."
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André Gide (Parigi, 22 novembre1869 – Parigi, 19 febbraio 1951) è stato uno scrittore francese. Temi centrali dell’opera e della vita di Gide sono l’affermare la libertà allontanarsi dai vincoli morali e puritani, e ricercare l’onestà intellettuale che permette di essere pienamente se stessi. Fra le sue opere principali si ricordano: L’immoralista, La porta stretta, Paludi-I nutrimenti terrestri, Gli ultimi anni di Oscar Wilde, Autoritratto di uno scontroso, Isabelle-La sinfonia pastorale, Ricordi della corte d’assise e Fatti di cronaca. Nel 1947 venne insignito del premio Nobel per la letteratura.
Scritto da: André Gide
Titolo: Prometeo male incatenato
Titolo originale: Le Promethée Mal Enchaîné
Tradotto da: Ariase Barretta
Edito da: Vallecchi Firenze
Anno di pubblicazione: 2021
Pagine: 112
ISBN: 9788882521264