«La mia sessualità era un guscio vuoto, un inganno, non più reale delle sferette colorate che studiavo sui libri? Oppure era un segreto indecifrabile radicato nella mia carne?» Quelle che nei libri di scuola vediamo come «sferette colorate», gli atomi e le particelle subatomiche, una volta osservate in laboratorio svelano la loro natura sfuggente, impossibile da catturare se non attraverso la mediazione della tecnologia. E se la stessa fertile ambiguità appartenesse ai nostri corpi? E se l’identità fosse uno spettro che balugina cangiante nella rete creata da tecnologia e linguaggio, materia e cultura? È quello che si chiede Laura Tripaldi durante i suoi studi in laboratorio, o incrociando la storia di Marietta Blau, che negli anni Trenta sviluppava un nuovo metodo per osservare e studiare le traiettorie delle particelle, o interrogando la propria vita di scienziata e donna.
Laura Tripaldi (1993) è dottoranda in Scienza e Nanotecnologia dei Materiali all’Università di Milano-Bicocca. Scrive per diverse riviste online, tra cui «Il Tascabile» e «L’Indiscreto». Nel 2020, per effequ editore, pubblica il saggio Menti Parallele. Scoprire l’intelligenza dei materiali.
Titolo: Corpi ambigui. Sguardi, genere, tecnologia
Scritto da: Laura Tripaldi
Edito da: Einaudi
Anno: 2021
Pagine: 59
ISBN: 9788858438169