Dall’idea di famiglia all’autopercezione di noi stessi, gran parte dei dogmi del Novecento sono stati messi in discussione. In che modo la psicoanalisi può raccogliere il lavoro teorico di studiosi come Judith Butler, Teresa de Lauretis, Gayle Rubin, Paul B. Preciado per reinventare la prassi analitica? Per Fabrice Bourlez porsi questa domanda significa situare la psicoanalisi al crocevia tra teoria, clinica e politica. Nel corso degli anni, alcuni teorici queer hanno criticato la psicoanalisi, bollandola come edipica, omofoba, eteronormativa e moralistica. Rileggere questi autori costituisce il primo passo per interrogarsi su cosa ci si aspetta dalla psicoanalisi contemporanea e per creare un dialogo fecondo che possa tracciare nuovi percorsi della sessualità.
Fabrice Bourlez, filosofo e psicoanalista, è docente di filosofia ed estetica all’École Supérieure d’Art et de Design de Reims, co-titolare della cattedra Troubles, dissidences et esthétiques presso l’École Nationale Supérieure des Beaux-Arts di Parigi. Insegna anche a SciencesPo a Parigi e presso l’Institut International de Psychanalyse. Ha pubblicato un contributo in Petrolio 25 anni dopo, a cura di Carla Benedetti, Manuele Gragnolati e Davide Luglio (2020).
Titolo: Queer psicoanalisi. Clinica minore e decostruzione del genere
Scritto da: Fabrice Bourlez
Titolo originale: Queer psychanalyse
Tradotto da: Silvia Manzio
Edito da: Mimesis
Anno: 2022
Pagine: 200
ISBN: 9788857586755