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[Ti auguro ogni bene][Mason Deaver]

Ti auguro ogni bene Mason Deaver

Ben De Backer ha fatto coming out con i suoi genitori. Risultato: non ha più una casa e deve vivere con la sorella maggiore, Hannah, praticamente un’estranea, e suo marito Thomas, che non ha mai conosciuto. Solo Hannah, Thomas e la sua terapista sanno la verità, mentre a scuola, tra attacchi d’ansia e solitudine, Ben fa di tutto per essere notato il meno possibile. Ma le cose cambiano quando Nathan Allan, uno studente brillante e carismatico, entra nella sua vita. A mano a mano che la loro amicizia si approfondisce, i sentimenti che provano si trasformano e quella che sembrava solo una disastrosa sequenza di eventi potrebbe rivelarsi l’inizio di una nuova vita, felice.

Mason Deaver (they/them) vive a San Francisco. Il suo romanzo d’esordio, Ti auguro ogni bene, è stato un bestseller, finalista ai Goodreads Choice Award, scelto da “Cosmopolitan” tra i 100 migliori libri per YA. Uguale clamore ha suscitato il secondo libro, The Ghost We Keep. Nel suo ultimo romanzo, The Feeling of Falling in Love, continua a esplorare tematiche come l’identità di genere, l’orientamento sessuale e le relazioni amorose.

Per acquistare il libro

Titolo: Ti auguro ogni bene
Scritto da: Mason Deaver
Titolo originale: I Wish You All the Best
Tradotto da: Giorgia Demuro
Edito da: Mondadori
Anno: 2023
Pagine: 372
ISBN: 9788804769668

Un commento su “[Ti auguro ogni bene][Mason Deaver]

  1. Il Mondo Positivo
    aprile 26, 2023

    Grazie del consiglio! Lo prenderò in considerazione perché voglio sentire il punto di vista di un adolescente “moderno” rispetto a quello di 30 anni fa abbondanti che sono stato io.

    Ora sono adulto ma sono stato anni da ragazzo senza fare coming out. L’ho fatto quando c’è stato il mio primo amore parecchio dopo i 18 anni, e malgrado mio padre non mi abbia mai e poi mai accettato, mi sono ritagliato la mia felicità. Per quanto non avessi mai la forza di tagliare davvero con lui i ponti; “è sempre mio padre” dicevo.

    A costringermi è stato un essere molto più piccolo, invisibile a occhio nudo, che è arrivato dopo essermi innamorato di un coglione.

    Un piccolo piccolo virus che non mi ha ucciso come ha fatto col mio mito musicale nel 1991 ma è riuscito, nel male, ad allontanare da me tutta una serie di persone inutili fra cui l’uomo che ha fecondato mia madre ma a cui l’appellativo “papà” da parte mia non esiste più da maggio 2013.

    Adesso è tutto diverso e ho una famiglia ovviamente non “tradizionale”: un marito un gatto e un virus tutti e tre con le loro specifiche esigenze.

    E un’amica carissima con la quale ho l’altro figlio… IL BLOG.

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