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[Il drago][Viola Fronterré]

Il drago di Viola Fronterré: poesia queer tra fiamme, identità e desiderio di autodeterminazione

Il drago di Viola Fronterré

Titolo: Il drago
Scritto da: Viola Fronterré
Edito da: All Around
Anno: 2025
Pagine: 68
ISBN: 9791259992055

La sinossi di Il drago di Viola Fronterré

“Il drago” è il titolo di una nuova raccolta di poesie, l’esordio editoriale di Viola Fronterré. “Il drago” è anche il titolo della poesia che inaugura la raccolta, interpretata in occasione di un evento di “Questa Cosa Queer”, un gruppo artistico per la promozione della poesia queer e LGBTQ+ in tutta Italia. Un componimento intimo, sfrontato e lacerante che affronta il tema dell’identità in maniera enigmatica e originale, dalla violenza alla sessualità, dai ruoli e le aspettative sociali alla volontà di autodeterminarsi. Il drago rappresenta la creatura che abita con noi e all’interno di noi, feroce e opprimente, che con la sua voce minacciosa è capace di
annientare la nostra serenità e manipolare la percezione della realtà.

Come spiega nella prefazione Giuseppe Piccolo – scrittore, poeta e campione nazionale di Poetry Slam – Viola Fronterré permette ai lettori e alle lettrici “di entrare in uno squarcio arredato dalla confusione”, concedendo con ogni poesia un lascito, un pezzo sgretolato di sé, un testamento. Il filo conduttore della raccolta è il fuoco, capace di accoglierci e rassicurarci nel tepore o di bruciarci con efferatezza e impeto.

Viola Fronterré viene dal mondo della Slam Poetry, la poesia orale e performativa sfaccettata e per sua natura pura, una nuova modalità di fruire la poesia in comunità, senza pregiudizi, personalismi o competizione. “Il drago” è la sintesi perfetta tra la performatività e il simbolismo dell’arte poetica. È l’autobiografia poetica dell’autrice, che verso dopo verso ci porta alla scoperta del suo personale viaggio verso la consapevolezza e l’accettazione. Le sue parole ricamano la sua esistenza e ci rendono partecipi di un universo cosmico di cui la poesia riesce a comunicare emozioni, colori, sfumature e ferite.

“Viola conosce pochissime parole e la maggior parte di queste sono insulti sporchi di tabacco e cioccolato. Il fatto stesso che questo libro sia entrato nelle nostre mani è un miracolo che si mostra nello scioglimento di tre misteri principali che dovremmo, in quanto lettori, provare a spiegarci. Il primo mistero è quello della fede. Viola non si fida di noi, eppure la sua poesia ci concede di entrare in uno squarcio arredato dalla confusione dove qua e là possiamo infilare l’occhio in una toppa e spiare delle intime immagini di paura che si schiantano sul muro, irradiate dalla luce di un rumoroso proiettore Anni 70. Il secondo mistero è il mistero della luce. Il luminoso bagliore di queste pagine viene fuori da delle spaccature e non è un caso se ogni “parte” di questo libro ci concede un lascito, un pezzo di autrice sgretolato. Un testamento. Un anello di famiglia. Una crepa. Un desiderio inevitabile. Un ritmo anestetico e ancestrale. Il terzo mistero è il mistero della fiamma che brucia e riscalda. Il Drago, tra questi versi, ha aperto le sue narici e ha cosparso quel sospirato “tanto gentile e tanto onesta pare” di zolfo e cenere”, dalla prefazione di Giuseppe Piccolo.

Chi è Viola Fronterré

Viola Fronterré è nata a Ischia, cresciuta a Roma. Si autodefinisce una “nomade scatola per sentimenti”. Nel 2023 si è avvicinata al mondo della Poetry Slam. Ha fondato “Supernovae – Collisioni Poetiche”, collettivo artistico-poetico con sede a Roma che organizza eventi di poesia performativa per creare nuove connessioni di universi artistici. Lo scorso gennaio ha curato “Buio e virgola. Notte bianca della poesia”, una notte di letture con più di 60 poeti da tutta Italia. Fa parte del collettivo “Diverbio – Poetry Slam”.


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