Il capitano Marson, figlio di un militare di carriera, è a capo di un piccolo plotone, impegnato nella difficile e cruenta conquista del Centro-Italia da parte delle forze Alleate. Durante l’avanzata si imbatte in un carro, guidato da un vecchio italiano. Dopo una veloce perquisizione, spunta dal fondo del carro un ufficiale tedesco armato, abbracciato a una prostituta. L’ufficiale tedesco, che fa fuoco contro i soldati, viene immediatamente colpito a morte dal capitano Marson, mentre la prostituta, che comincia a inveire contro di loro, viene freddata poco dopo dal sergente Glick. L’episodio scuote il plotone. Per alcuni è stata un’azione normale e giustificata dal contesto di guerra, per altri un vero e proprio omicidio a sangue freddo. “Noi siamo soldati, non assassini” protesta il giovane soldato ebreo Asch. L’uccisione della prostituta è il preludio a giorni di interminabile pioggia e oscurità, che sembrano confinare il plotone in un mondo a parte, in un territorio fuori dal mondo, divenuti ormai invisibili a se stessi e agli altri. Quella pioggia incessante appare ad alcuni soldati una sorta di punizione divina per l’empietà dell’omicidio della prostituta, accompagnata da una drammatica discesa agli inferi. E una vera discesa agli inferi, piena di insidie, di dubbi e dilemmi, sarà infatti il tentativo di scalata di una montagna, dalle parti di Cassino, fronteggiando in quello stesso universo oscuro, cecchini e nemici, e cercando di placare la nostalgia per la “pace perduta” e i propri dilemmi morali, animati da una determinazione commovente a voler restare umani a tutti i costi. Ma sarà possibile quando davanti a loro si troveranno il volto del nemico?
Richard Bausch, La pace [Peace], trad. it. di Martino Adani, Playgound 2017, pp. 192, ISBN: 9788899452117