Gustav von Aschenbach, il protagonista della Morte a Venezia, ha costruito la sua individualità di scrittore imponendosi la più rigida disciplina artistica e morale, con uno sforzo che ha sacrificato il disordine della passione alla severità del raziocinio.
Ma il desiderio della novità irrompe nella sua vita in una Venezia corrosa dal tempo, dove l’amore gli apparirà fugacemente nella figura del giovanissimo Tadzio. I due racconti Tristano e Tonio Kröger approfondiscono ulteriormente la personalità e la funzione dell’artista, esemplificando i diversi volti del giovane Mann, alla ricerca della propria identità autentica.
Thomas Mann (Lubecca, 1875 – Kilchberg, Zurigo, 1955), scrittore e saggista, è uno dei massimi autori del Novecento tedesco ed europeo. Premio Nobel nel 1929, in contrasto con il regime nazista visse esule dal 1933 prima in Svizzera, poi negli Stati Uniti prima di rientrare a Zurigo nel 1952. Mann si impose all’attenzione del pubblico e della critica con I Buddenbrook (1901) cui fecero seguito altri capolavori quali La morte a Venezia (1912), La montagna magica (1924) e Doctor Faustus (1947). Tutte le sue opere principali sono nella collezione Oscar.
Thomas Mann, La morte a Venezia-Tristano-Tonio Kröger, trad. it. di Renata Colorni e Emilio Castellani, Mondadori 2017, pp. 224, ISBN: 9788804679400