Dimenticate Troia, gli scenari di guerra, i duelli, il sangue, la morte. Dimenticate la violenza e le stragi, la crudeltà e l’orrore. E seguite invece il cammino di due giovani, prima amici, poi amanti e infine anche compagni d’armi – due giovani splendidi per gioventù e bellezza, destinati a concludere la loro vita sulla pianura troiana e a rimanere uniti per sempre con le ceneri mischiate in una sola, preziosissima urna. Madeline Miller, studiosa e docente di antichità classica, rievoca la storia d’amore e di morte di Achille e Patroclo, piegando il ritmo solenne dell’epica alla ricostruzione di una vicenda che ha lasciato scarse ma inconfondibili tracce: un legame tra uomini spogliato da ogni morbosità e restituito alla naturalezza con cui i greci antichi riconobbero e accettarono l’omosessualità. Patroclo muore al posto di Achille, per Achille, e Achille non vuole più vivere senza Patroclo. Sulle mura di Troia si profilano due altissime ombre che oscurano l’ormai usurata vicenda di Elena e Paride.
Madeline Miller, nata a Boston, vive tra New York e Philadelphia. Insegna Lettere Classiche a Yale e si è specializzata nell’adattamento teatrale dei testi antichi. La canzone di Achille è il suo primo romanzo, tradotto in oltre 14 lingue. Nel 2012 ha vinto il prestigioso Orange Prize.
Madeline Miller, La canzone di Achille [The Song of Achilles], trad. it. di Matteo Curtoni e Maura Parolini, Marsilio 2019, pp. 382, ISBN: 9788831780988