Le sofferenze della guerra e l’orrore della morte si stampano nella mente attraverso immagini che lasciano un’impronta ostinata: dai cadaveri dei soldati della Guerra Civile Americana fotografati da Alexander Gardner alla celeberrima Morte di un miliziano repubblicano di Robert Capa, dalla bandiera usa a Iwo Jima ai bambini vietnamiti bruciati dal napalm, dalle foto dei lager nazisti nel gennaio del ’45 a quelle del campo di Omarska in Bosnia, per arrivare fino alle rovine di Ground Zero. Susan Sontag parla, a questo proposito, dello “shock” della rappresentazione fotografica, che ci mette in modo autoritario e immediato davanti al dolore degli altri. Esaminando la cavalcata di questo shock nel corso del tempo, l’autrice arriva a un nodo cruciale della nostra contemporaneità: malgrado la complessità e l’instabilità dei concetti di realtà/riproduzione, memoria/oblio pubblico, visibilità/invisibilità, il “valore etico” delle immagini di sofferenza che ci investono – a volte fino all’ipersaturazione – rimane intatto. E rimangono le domande che percorrono stringenti le pagine di questo libro: cosa succede davanti alla rappresentazione del dolore degli altri? È possibile una “riproduzione” del dolore? Come si può fotografarlo o filmarlo senza sottrargli verità o produrre effetti di voyeurismo? E, piú alla radice, chi è l’altro, quell’emblema perturbante che ci interpella dalla sua riproduzione? Ecco perché questo libro, pubblicato nel 2003, è ancora ricco di spinta e incisività, oltre a restare un irriducibile atto d’accusa contro la violenza: “nessuno può pensare e al tempo stesso colpire un altro essere vivente”.
Di Susan Sontag (1933-2004), tra gli intellettuali statunitensi più influenti della seconda metà del ’900, nottetempo ha pubblicato i primi due volumi dei diari finora inediti in Italia, Rinata (2018) e La coscienza imbrigliata al corpo (2019), cui sono seguiti il romanzo L’amante del vulcano (2020) e i saggi Malattia come metafora e L’Aids e le sue metafore (2020) e Davanti al dolore degli altri (2021). Davanti al dolore degli altri, che torna sulle riflessioni epocali del precedente Sulla fotografia (1977), fa parte del progetto di ripubblicazione da parte di nottetempo di alcune tra le opere più note di Susan Sontag.
Scritto da: Susan Sontag
Titolo: Davanti al dolore degli altri
Titolo originale: Regarding the Pain of Others
Tradotto da: Paolo Dilonardo
Editore: Nottetempo
Anno di pubblicazione: 2021
Pagine: 160
ISBN: 9788874528868
Pingback: [Contro l’interpretazione e altri saggi][Susan Sontag] | Queerographies