Amato da Eliot e Pound, ma anche da Montale, Bertolucci, Giudici, Raboni e altri ancora, Hopkins è diventato un punto di riferimento per la poesia del Novecento. Le ragioni stanno in una tecnica versificatoria che era completamente fuori dai canoni ottocenteschi e che ha potuto essere apprezzata solo da un gusto più moderno. Il ritmo musicale, quasi contrappuntistico, gli aspetti fonosimbolici, e poi le inversioni sintattiche, la trasformazione delle funzioni «naturali» di nomi, verbi, aggettivi, l’omissione di nessi logici e grammaticali, tutto questo fa della poesia di Hopkins un oggetto non sempre semplice da decifrare, ma la rende sempre sorprendente, con affascinanti accumuli espressivi e di senso. Hopkins è un uomo di fede che, nonostante alcuni momenti di sconforto, ammira la bellezza del creato. E ne ammira soprattutto la varietà. La sua più intima felicità è data dal fatto che Dio non abbia costruito il mondo in modo uniforme ma che si sia disseminato in mille varianti, anche in quelle più apparentemente insignificanti. La sua poesia insegue anche formalmente questa divina varietà mostrandone il valore profondo a tutti, credenti e non.
Not of all my eyes see, wandering
on the world,
Is anything a milk to the mind so,
so sighs deep
Poetry to it, as a tree whose boughs
break in the sky.
Non tutto quello che i miei occhi
vedono, vagando sul mondo,
è così latte alla mente, così sospira
fonda
poesia, quanto un albero i cui rami
irrompano in cielo.
Gerard Manley Hopkins (Stratfort 1844 – Dublino 1889) studiò a Oxford e fu sacerdote cattolico a Londra, Liverpool e Glasgow. Fu poi inviato all’Università di Dublino dai suoi superiori: da buon gesuita obbedì alle disposizioni e rimase a Dublino fino alla morte, ma rimpianse sempre le amicizie lasciate in Inghilterra. E fu proprio un amico dei tempi di Oxford, Robert Bridges, «poeta laureato» da Giorgio V, a raccogliere le poesie di Hopkins, tutte inedite, e a pubblicarle nel 1914. Einaudi ha pubblicato Poesie. 1875-1889 (2022).
Scritto da: Gerard Manley Hopkins
Titolo: Poesie
Cura e traduzione di: Viola Papetti
Con un contributo di: Giorgio Manganelli
Edito da: Einaudi
Anno: 2022
Pagine: 352
ISBN: 9788806251055