Titolo: Una piccola luce
Scritto da: Eduardo Savarese
Edito da: Alter Ego
Anno: 2025
Pagine: 246
ISBN: 9788893332767
Bibo è un bambino senza memoria; come tutti i figli della Grande Adozione viene trovato vicino le acque di un lago: non sa chi è, da dove arriva, quale sia il suo passato. A fargli da mentore è la Maestra Pazienza, suo è il compito di insegnargli come portare luce e coraggio nel mondo distrutto dopo la Seconda Venuta di Cristo. Insieme alla gatta Susanna, al suo violino e a una lampada di bronzo Bibo si mette in viaggio per le Città dei Sensi Ottusi. Cinque luoghi in cui viene vietato l’uso di uno dei cinque sensi. I cittadini si trovano, così, a dover rispettare regole inflessibili e a vivere nella dimenticanza della bellezza.
Il viaggio non ha una dimensione temporale: passato e presente, veglia e sogno, vita e morte si uniscono; tutto è successo, niente è accaduto. Eduardo Savarese scrive un romanzo di formazione, dai tratti distopici o fantapolitici, dove non manca l’avventura, la dimensione fantasy. Una storia in cui, accanto ai codici della letteratura di genere, la narrazione si apre a riflessioni sulla memoria, sulla vita e la morte, con una scrittura che lega forma e contenuto: lunghe frasi riflettono la fluidità del flusso di pensiero e la ricerca del tempo.
Una piccola luce non si legge con gli occhi o con il cuore ma, come diceva Nabokov, dalla spina dorsale «perché è lì che si manifesta il fremito rivelatore».
Eduardo Savarese, Magistrato e studioso di diritto internazionale, vive a Napoli. Ha pubblicato il racconto “Cicatrici” nella raccolta “La città difficile” (Ippogrifo, 2006), “Ostie consacrate” nella taccolta “Fughe ed altri racconti” (Giulio Perrone, 2009), e “Il rumore dei tacchi” nella raccolta “Un tappo nelle nuvole ed altri racconti” (AMP, 2007), con il quale è stato finalista al premio Arturo Loria 2007. Tiene corsi di scrittura creativa per diversamente abili presso l’associazione ONLUS A Ruota Libera. Frutto della passione per l’opera e della ricerca identitaria è il saggio dedicato al travestitismo nell’opera lirica contenuto nella raccolta “In scena en travesti. Viaggio nel mondo del travestitismo nell’arte” (Croce, 2009). Nel 2010 è stato finalista al premio Italo Calvino, segnalato dalla giuria con il romanzo “L’amore assente”, dalla cui rielaborazione è nato “Non passate per il sangue” (Edizioni e/o, 2012).
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