Ci sono storie fatte di piccole cose, paesaggi minimi, gesti semplici che però riportano all’essenza della vita e ne fanno deflagrare il mistero. Cosí è questo romanzo, e questa è la ragione per cui ha avuto un successo straordinario e inaspettato.
La campagna cristallizzata nel gelo invernale. Una fattoria da riaccomodare. Poi gli animali che abitano il pascolo, i boschetti, la palude. E le dieci oche della fattoria. Il mondo che Agnes si è scelta è tutto qui. Questi sono gli esseri viventi con cui è in contatto. Alle spalle si è lasciata un piccolo scandalo, un lavoro di prestigio e soprattutto un marito che sta seguendo le sue tracce con l’aiuto di un amico poliziotto, per riportarla a casa. Ma per quanto cerchi di tagliare i ponti con il passato, c’è qualcosa di oscuro e pericoloso da cui, forse, non riuscirà a liberarsi.
«Raccontare il silenzio con le parole. Ecco il pezzo di bravura di Gerbrand Bakker».
«Le Monde»
«Un mistery coinvolgente, sottile e sinistro».
«New Yorker»«Intenso, evocativo, inquietante».
«NY Review of Books»
Gerbrand Bakker è nato a Wieringerwaard, in Olanda, nel 1962. Nel 2010 ha vinto l’International IMPAC Dublin Literary Award per C’è silenzio lassú (Iperborea 2010) e nel 2013 l’Independent Foreign Fiction Prize per La deviazione (pubblicato in Italia da Einaudi nel 2015).
Gerbrand Bakker, La deviazione [De Omweg], trad. it. di Laura Pignatti, Einaudi 2015, pp. 260, ISBN: 9788806220396