Quinn Roberts, sedici anni, aveva un solo grande sogno: scrivere dei dialoghi convincenti per il film realizzato con sua sorella Annabeth e portarlo a Hollywood. Questo prima che Quinn smettesse di andare a scuola, prima che sua madre iniziasse a dormire sul divano… e prima dell’incidente automobilistico che si è portato via Annabeth e che ha cambiato tutto. Almeno a Quinn è rimasto Geoff, il suo migliore amico che è convinto che sia arrivato il momento di andare avanti. Una sera Geoff riesce a trascinarlo a una festa dove, contro ogni previsione, Quinn conosce un ragazzo e si innamora all’istante. Così inizia a vedere il suo futuro come una sceneggiatura a lieto fine, ma affinché questo avvenga dovrà riprendersi la sua vita a tornare a esserne il protagonista.
La vita non è un film. Non c’è un copione già scritto. Ma il protagonista sei tu, vivila più che puoi.
Brillante come una sit-com, profondo come la migliore narrativa Young Adult.
Una storia sull’amicizia, sull’amore, sulla perdita e sulla forza di riprendere in mano la propria vita e i propri sogni.«Un giovane Holden per le nuove generazioni.» – Kirkus, starred review
Nato a San Francisco e cresciuto a Pittsburgh, Tim Federle ha iniziato a fare audizioni a New York da teenager, prendendo poi parte a ben cinque musical di Broadway. Meglio Nat che niente, ispirato al proprio vissuto, è il suo romanzo d’esordio.
Tim Federle, La vita nonostante tutto [The Great American Whatever], trad. it. di Claudia Valentini, Editrice il Castoro 2018, pp. 284, ISBN: 9788869663208