Queste poesie di Cavallaro portano l’angoscia che la nostra epoca non riesce a sopportare, nonostante lo strillo ipnotico delle magnifiche sorti e progressive con cui alcuni continuano a molestare chi vorrebbe solamente riposare. […] Che strano però: per quanto, con fierezza e insania, l’umanità̀ si sia impegnata a riporre le proprie e benevoli divinità̀, eccole che esse fanno di nuovo capolino: tuttora imprevedibili e capricciose, sempre mute e schermate da fosche nebbie. Sono sconfortate come Ovidio a Tomi, ma gentili e pacate, venute ad ammirare quel pianeta che una volta era stato il loro allegro playground. Esigono ancora qualche pegno, ci mancherebbe, ma non più sacrifici di bestie o imprese spaventevoli; per placar- si gradiscono l’«affitto o un sandalo». E, si sa, per chi paga poco la messa è breve: e così il devoto dovrà̀ pure lui accontentarsi d’un «amore tutto di gesti, / unico premio d’alta stagione». Dalla prefazione di Gandolfo Cascio.
C’è un tempo da vivere e un tempo per guardare, col volto ritorto all’indietro come marionette ciò che nel viverlo si sciorina come polline nel vento del deserto. È un tempo aperto e lieve, gioco che dispensa manovre e cantilene ce ne avvediamo dopo giorni o anni, e ore consumate osservandoci mute. Avremmo potuto impiegarlo al meglio, ma è solo il timore che poco altro sia da interpretare, rivivendolo in verità̀, è più̀ tenero e insano cauto e periglioso, attento e svogliato studiarne le mosse, dopo un secolo o un attimo, quando il respiro s’allenta e il tutto appare un nodo luminoso e vivo.
Fabrizio Cavallaro, nato a Catania nel 1967. Dove vive. Laureato in Scienze Politiche, ha fatto studi di musica e teatro. Lavora come impiegato. Si occupa principalmente di scrittura poetica e teatrale e di fotografia. Ha fatto diverse esposizioni fotografiche in varie parti d’Italia. Ha pubblicato alcune raccolte di versi, tra cui Latin lover (Prova d’autore, 2002 – prefazione di Attilio Lolini); Poesie d’amore per Clark Kent (LietoColle, 2004). Dopo 12 anni circa di silenzio editoriale, ha pubblicato L’assedio (Edizioni Novecento, 2016); Sala d’aspetto (Eretica, 2017); Di seconda virtù (Interno Poesia, 2017 – prefazione di Gandolfo Cascio); In- discrezioni (plaquette d’arte – Gaele Edizioni, 2018); Estività (Ensemble edizioni, 2018); In febbre e sudori (A&B editore, 2019), 𝐹𝑖𝑔𝑢𝑟𝑒 𝑡𝑒𝑟𝑟𝑒𝑛𝑒 (LietoColle, 2020). È autore anche di testi teatrali, tra cui Salomè (A&B Editore – con note di Renzo Paris e Francesco Scarabicchi). È curatore, dei volumi antologici: L’arcano fascino dell’amore tradito – tributo a Dario Bellezza (Giulio Perrone Editore, 2006) e Umana, troppo umana – poesie per Marilyn Monroe (Aragno, 2017) insieme ad Alessandro Fo – Nel 2018 ha curato, insieme a Gandolfo Cascio, l’omaggio a Sandro Penna Dieci cento mille Sandro Penna – Florilegio per un poeta (Edizioni Forme libere).
Autore: Fabrizio Cavallaro
Titolo: Alta stagione
Editore: RP Libri
Anno di pubblicazione: 2020
Pagine: 84
ISBN: 9788885781443
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