Romanzo autobiografico e saggio a un tempo, Una strada senza nome – titolo tratto dal Libro di Giobbe – è un’opera a parte nel percorso letterario di James Baldwin che in queste pagine tesse e intreccia, in un crudo arazzo, fatti temporalmente e geograficamente lontani. La questione razziale è il fil rouge. Scritto, come l’autore tiene a farci notare, dal 1967 al 1971 tra New York-San Francisco-Hollywood- Istanbul-Saint-Paul-de-Vence, grazie al punto di vista del viaggiatore e alla distanza che ha potuto prendere dai fatti vissuti e conosciuti, il libro attiene un discorso, che a tratti ha quasi il tono di un sermone, intimo e storico in quanto Baldwin ci riconduce alla sua infanzia e agli avvenimenti della fine degli anni Sessanta (in particolare gli assassinii di Evers, Malcom X e Martin Luther King) per testimoniare e denunciare la violenza e l’ingiustizia che nascono e crescono nell’odio razziale. Apparso contemporaneamente nel 1972 in Francia, Inghilterra e America, questo documento resta di grande attualità, continuando la questione razziale a essere uno dei problemi più importanti e urgenti nel mondo occidentale. Straordinarie le pagine personalissime in cui James Baldwin tratteggia in vividi dettagli l’epoca vissuta a Harlem da bambino, giorni nei quali la sua coscienza si modellava troppo presto, giorni di eventi che segnarono per sempre dolorosamente il suo cuore.
Attivista del movimento per i diritti civili negli anni cinquanta e sessanta, James Baldwin ha narrato la condizione dei neri d’America e si è battuto per l’integrazione razziale. Ha trattato nei suoi libri il tema dell’omosessualità, spesso suscitando polemiche anche all’interno della comunità nera. Dal 1948 in poi ha trascorso la sua esistenza tra la Francia del Sud e New York. Ha scritto romanzi, opere teatrali e saggi, tra cui: Gridalo forte (1953), Mio padre doveva essere bellissimo (1955), La camera di Giovanni (1956), Un altro mondo (1961), La prossima volta, il fuoco (1963), Blues per l’uomo bianco (1964), Stamattina, stasera, troppo presto (1965), L’angolo dell’amen (1968), Sulla mia testa (1979), Il prezzo del biglietto (1985). Fandango ha pubblicato La stanza di Giovanni (2017), Se la strada potesse parlare (2018), Un altro mondo (2020), La prossima volta il fuoco (2020). Questo mondo non è più bianco è uscito nel 2018 per Bompiani, mentre nel 2017 è uscito Congo Square per Playground.
Scritto da: James Baldwin
Titolo: Una strada senza nome
Titolo originale: No Name in the Street
Tradotto da: Valentina Nicoli
Editore: Fandango Libri
Anno di pubblicazione: 2021
Pagine: 204
ISBN: 9788860447135