Dal romanzo, con la storia di culto del Ritratto di Dorian Gray, al teatro, con commedie brillanti come L’importanza di chiamarsi Ernesto, fino alla favola e alla poesia: Oscar Wilde ha lasciato il suo segno – il segno del genio – in ogni genere della letteratura. Questo ricco volume raccoglie i suoi testi più amati, restituendo l’immagine a tutto tondo di un grande artista e un grande uomo.
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Oscar Wilde (Dublino 1854 – Parigi 1900) dopo gli studi al Trinity College di Dublino e a Oxford, si dedicò a un’intensa attività letteraria, pubblicando romanzi, novelle, poemi, saggi e testi teatrali. Eccentrico e geniale, fu l’idolo dei salotti letterari e mondani di Londra e Parigi, ma la sua fortuna declinò rapidamente in seguito allo scandalo provocato dalla sua relazione con il figlio di un Lord scozzese e ai conseguenti processi, di cui due per atti osceni, che tra l’aprile e il maggio del 1895 gli costarono due anni di carcere. Morì in miseria a Parigi. Tra le sue numerose opere, oltre a Il ritratto di Dorian Gray (1891), la commedia L’importanza di essere onesto (1895), le raccolte di racconti Il fantasma di Canterville (1887) e Il Principe Felice (1888), La ballata del carcere di Reading (1898) e De profundis (1905).
Scritto da: Oscar Wilde
Titolo: Il ritratto di Oscar Wilde
A cura di: Massimo Scorsone
Con uno scritto di: Max Beerbohm
Edito da: Mondadori
Anno di pubblicazione: 2021
Pagine: 696
ISBN: 9788804737506