Titolo: Linguicismo e potere. Discriminare attraverso la lingua
Scritto da: Rosalba Nodari
Edito da: Eris Edizioni
Anno: 2025
Pagine: 80
ISBN: 9791280495976
Il linguaggio è una capacità umana che si manifesta e influenza le nostre vite in diversi modi, di conseguenza la lingua che parliamo e come la parliamo può essere causa di discriminazione e proprio questo meccanismo è quello che si definisce linguicismo. L’autrice ci parla di quelle che oggi sono le discriminazioni linguistiche attraverso esempi e storie di molteplici Paesi del mondo con un focus specifico sull’Italia.
Un accento, una lingua o un dialetto, incidono sulla possibilità di affittare una casa o avere un lavoro, comportano un certo giudizio per chi li parla, come nel caso della problematizzazione dei soli dialetti del sud Italia figlia dell’antimeridionalismo; possono essere causa di una discriminazione giudiziaria, in fondo è attraverso la lingua che si testimonia o si decreta l’innocenza-colpevolezza della persona imputata. Sapere o meno una lingua ha a che fare con la sfera economica, i Paesi non anglofoni investono grandi cifre per l’insegnamento dell’inglese e dal punto di vista accademico chi fa ricerca ma non è madrelingua impiega ingenti somme di denaro, in traduzioni o corsi di lingua, per poter garantire la pubblicazione e il riconoscimento dei propri studi. Da un punto di vista geopolitico una lingua può diventare il principale punto di dibattito e di lotte per l’indipendenza di un territorio, come in Catalogna.
E ovviamente l’autrice pone l’attenzione anche sul tema del linguaggio inclusivo e delle discriminazioni di genere il quale si manifesta anche attraverso il parlato, non per questioni biologiche ma per le aspettative sociali.
Questo testo è un punto di partenza fondamentale per riflettere sul linguicismo, sulle sue implicazioni e sulle ingiustizie che avvengono ogni giorno solo perché quando si parla non si rispecchia uno standard che si è imposto socialmente nel corso degli anni.
Rosalba Nodari è nata a Roma (est) nel 1984. Ha un dottorato di ricerca in Linguistica e insegna Acquisizione e didattica della lingua all’Università di Siena. Scrive delle cose per riviste scientifiche che poche persone leggono su sociolinguistica, discriminazione linguistica, costruzione linguistica dell’identità di genere. Vorrebbe fare l’attivista ma si vergogna.
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