Titolo: L’angelo disabitato. Dall’androgino al transfluid
Scritto da: Alessandra Cenni
Edito da: Moretti & Vitali
Anno: 2025
Pagine: 168
ISBN: 9788871869360
In principio era l’androgino. Figura bizzarra e perturbante, le cui apparizioni hanno contrassegnato i momenti di svolta e di trasformazione della civiltà. Secondo l’antico testo indiano delle “Brhadranyche Upanishad” era in origine l’unica persona, come una coppia congiunta.
L’Oriente, di cui la Grecia è stata la porta regia, ha intrecciato il mito dell’essere primordiale perfetto e autosufficiente, dalle duplici caratteristiche sessuali, con quello di un Eros mitologico della perduta interezza, nato nel “Simposio” platonico. Le ali invisibili del nostro “angelo disabitato” sorvolano oggi il progresso ipertecnologico, ma anche le fughe per la libertà dal mondo globalizzato. Essere enigmatico per eccellenza, l’androgino si oppone all’immobilismo della conservazione in tutti i territori del sapere, fiutando il cambiamento nell’aria del nuovo millennio.
Dopo aver percorso le tappe dell’inquieto passaggio di questa creatura enigmatica, da Leonardo a “Orlando”, dal cinema alla moda contemporanei, l’autrice ipotizza l’affermarsi lento, ma inesorabile, di un cambiamento che consentirà forse di meglio intendere la voce attualizzata dell’antica sirena duplice che D’Annunzio, con la sua penna profetica, chiamava splendidamente: “La divina ambiguità”.
Alessandra Cenni è docente di Letteratura Italiana e svolge attività di ricerca presso le Università di Roma 2 – Tor Vergata e Atene con particolare attenzione alla comparatistica. Ha scritto numerosi saggi di letteratura, in particolare di poesia e teatro. Ha curato in particolare la pubblicazione dell’Opera completa di Antonia Pozzi (Garzanti, 1998; Bietti, 2015, ultima edizione). Ha scritto inoltre In riva alla vita. Vita di Antonia Pozzi poetessa (Rizzoli, 1998); Cercando Emily Dickinson (Archinto, 1998), Gli occhi eroici. Una storia d’amore nell’Italia della Belle Epoque (Mursia, 2013). Ha pubblicato romanzi e libri di poesia , tra cui Silhouettes (San Marco dei Giustiniani, 1996; Cosmonautiche (Archivi del 900, 2000); Corpi celesti e Jeanne Delair abita qui (Lieto Colle, 2013 e 2015) che presenta in forma di performance con allestimenti multimediali.
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