Ti ripenso in tanto:
con le mani in tasca, lo zaino sulla spalla destra,
la risata da ragazza.
Il bene che ti ho voluto (vero)
ancora mi mantiene il segno
di ciò che fosti
a me – in quella primavera di pesco,
cara.
Di te vedo ancora – per sempre –
quel tuo passo marinaresco.
Il fermo immagine di volti, di figure colte nell’attimo esatto della loro epifania, compongono, quasi a mosaico, il tracciato di una vita e di un io che si descrive attraverso gli incontri, i ricordi, le verità rimaste nelle pieghe del Tempo. Lo stile è assieme ironico e greve, dotto e popolare, in un caleidoscopio di parole che incidono e restano.
Eleonora Pinzuti (Piombino, 1973) vive a Firenze dove, dopo un Ph.D. sulla fenomenologia dell’alterità, lavora come libera professionista nel campo della Gender Equality e del Diversity Management. A sua cura i volumi Marguerite Yourcenar sulle tracce «des accidents passagers» (Bulzoni, 2007) e (con altri) Bestiari di genere (Sef, 2008). Poeta, ha esordito con Tempi Evêrsi (Crocetti, 2002) e partecipato alla XI Biennale dei Giovani Artisti dell’Europa e del Mediterraneo (Atene 2003). Suoi lavori sono pubblicati in riviste e miscellanee italiane e straniere, tra cui Mosaici. St. Andrew Journal of Italian Poetry e Poesia. Rivista internazionale di cultura poetica. La sua silloge Èsodi fa parte di Poesia contemporanea. Undicesimo quaderno italiano (Marcos y Marcos, 2012). Suoi testi sono tradotti in inglese e in serbo. www.eleonorapinzuti.it
Eleonora Pinzuti, Con figure, Zona 2018, pp. 130, ISBN: 9788864385921
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