Proust poeta e poeta d’amore è un concetto difficile da assimilare per noi lettori della Recherche, abituati alla logica ferrea, alla profondità emotiva e alla capacità descrittiva del suo autore, qualità in gran parte contrarie alla stessa idea estetica, riguardante il genere poetico, dichiarata da Proust. Eppure Proust, che è stato forse lo scrittore del Novecento che più di tutti ha indagato l’erotismo in ogni sfumatura, ci ha lasciato alcune poesie che rendono onore a questo sentimento contorto e tremendamente vitale. Bisessuale o omosessuale che fosse, Proust ha saputo anche in poesia universalizzare l’amore e in questa selezione tematica si è cercato di evidenziarlo e di evidenziare, al contempo, la modernità lirica del Proust poeta.
Marcel Proust (Parigi 1871-1922), ricco, mondano, scialacquatore, sensibile, malato, esteta, colto, passionale, geniale, sadico, romantico, generoso, è stato uno dei più grandi scrittori del Novecento. Oltre alla monumentale opera À la recherche du temps perdu, le prose giovanili di Les Plaisirs et les jours, la traduzione di Ruskin e qualche testo su rivista, ci ha lasciato un faldone di romanzo, Jean Santeuil, uno di critica, Contre Sainte-Beuve, moltissime lettere e numerosi quaderni di appunti vari con articoli, racconti, poesie che continuano a stuzzicare il palato dei suoi cultori.
Marcel Proust, Poesie d’amore, trad. it di Roberto Bertoldo, Mimesis 2018, pp. 88, ISBN: 9788857546667