Pubblicato per la prima volta in Cile nel 1998, “Di perle e cicatrici” raccoglie 70 cronache che Pedro Lemebel, scrittore e artista cileno, personaggio iconico della critica sociale post dittatura, compilò per il programma radiofonico “Cancionero” di Radio Tierra. Nel loro insieme rappresentano un dissacrante bestiario di chi, vittima, complice o carnefice, ha popolato le strade e l’immaginario cileno nei primi anni di transizione verso la nuova apparente democrazia. Un ventaglio policromo di personaggi che Lemebel tratteggia, a seconda del caso, con crudeltà o dolcezza, senza mai trascurare la propria identità e il proprio punto di vista, quello di chi ha sempre vissuto ai margini, nell’avamposto più estremo dell’esclusione, e da lì ha osservato, vissuto e denunciato una società crudelmente conformista.
Pedro Lemebel nasce nel 1952 in un quartiere popolare di Santiago. Nel 1987 forma, con Francisco Casas, il collettivo Las Yeguas del Apocalipsis, trasformandosi in un mito della scena artistica cilena e nel simbolo internazionale della liberazione sessuale. Dal 1989 pubblica le sue cronache in Cile e all’estero. Nel 1996 conduce il programma Cancioniero di Radio Tierra. Muore all’alba di venerdì 23 gennaio 2015, all’età di 62 anni, lasciando un vuoto incolmabile nella cultura del paese. In Italia, Marcos y Marcos ha pubblicato Ho paura torero, Baciami ancora, forestiero e Parlami d’amore.
Pedro Lemebel, Di perle e cicatrici [De perlas y cicatrices], trad. it. di Silvia Falorni, Edicola Ediciones 2019, pp. 256, ISBN: 9788899538477
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