Una raccolta di cinque poesie a tema, ognuna delle quali ha come titolo una delle lettere che compongono l’acronimo LGBTQ. Il tema in comune sono i sentimenti e l’amore, la passione che ci fa sentire vivi, ma anche il dolore che a volte tentiamo invano di lasciare fuori dalla porta di casa. Io sono una donna fortunata perché il mio dolore non viene dalla cattiveria del mondo; conosco però molte persone molto meno fortunate di me. Questa silloge è soprattutto dedicata a loro. È rivolta a chi desidera avvicinarsi con animo aperto al mondo delle persone che si riconoscono nell’acronimo LGBT+. Le poesie sono volutamente scritte con immagini ricorrenti, perché l’amore, quello vero, non può essere rinchiuso entro etichette che sono state create per dar voce e visibilità a minoranze prive di diritti, ma che rischiano di diventare anche ghetti di emarginazione sociale.
Sonia Zuin nasce a Milano nel 1966, ma per gran parte della sua vita ha vissuto all’ombra di Andrea, sepolta nel suo inconscio. Andrea dimostra da subito attitudine per le materie scientifiche, mentre Sonia è appassionata di musica e scrittura. Frequenta il liceo scientifico e inizia a suonare la chitarra, sua grande passione. In quinta liceo lo studio di Ungaretti indirizza la sua scrittura verso la poesia, ma è sicuramente un romanzo, “Il lupo della steppa” di H. Hesse, che l’affascina e che fa risuonare inconsciamente dentro di lei temi che poi diventeranno cruciali nella sua vita. In quel periodo incominciano a manifestarsi a livello conscio le prime inquietudini perché Sonia ha bisogno di emergere, ma Andrea istintivamente reagisce cercando di sopprimere tutto quello che proviene da lei. Durante gli studi universitari di ingegneria meccanica conosce Agar, appena tornata da Londra dove aveva vissuto per due anni con una sua cara amica. Tra loro nasce subito un’intesa fortissima che si manifesta anche in modo molto creativo. Inconsapevolmente il rapporto con Agar dà forza all’alter-ego femminile di Andrea, non solo perché Sonia aveva trovato il suo amore, ma anche in virtù dell’istanza creativa che caratterizza il loro rapporto. Dopo qualche anno Andrea capisce che deve incominciare ad accettare il suo lato femminile perché non riesce a sopprimerlo, ma questo fortunatamente non distrugge il rapporto con Agar. Nascono prima Gabriele e poi Matteo. In quegli anni inizia la collaborazione con il Dipartimento di ingegneria meccanica del Politecnico di Milano, dove insegna e svolge attività di ricerca. Anno dopo anno, però, Sonia continua inesorabilmente il suo percorso nell’inconscio di Andrea, finché, in seguito a una profonda crisi personale, Andrea diviene consapevole di avere un problema di disforia di genere. Da quel momento la vita di Andrea/Sonia e di Agar si trasforma in una sorta di incubo. I temi delle poesie cambiano radicalmente. Dopo un percorso interiore durato vari anni, Andrea capisce che deve definitivamente liberare Sonia. Per numerosi anni Sonia ha fatto parte di un gruppo rock, i Crabway, che hanno autoprodotto tre cd con la loro musica, scritta prevalentemente da lei e dalla cantante Silvia. Con Agar ha scritto un lungo racconto per ragazzini (e adulti) sulle avventure dei popi, personaggi fantastici inventati per caso pochi mesi dopo che si erano conosciute, con cui hanno giocato nella loro fantasia per una vita. I popi rappresentano la parte creativa, fantasiosa, giocosa, coccolosa, spiritosa, irriverente e critica dell’animo umano che accompagna la crescita delle persone sin dai primi giorni di vita. Le avventure dei popi hanno avuto una trasposizione teatrale coinvolgendo Rossella Spinosa (bravissima musicista e compositrice di musica classica), Claudio Madia (poliedrico e geniale personaggio, attore, scrittore, artista circense e conduttore dell’albero azzurro alla RAI di tanti anni fa) e una compagnia teatrale di Rho. Per Le Mezzelane Casa Editrice ha pubblicato Percorsi silenziosi.
Scritto da: Sonia Zuin
Titolo: LGBTQ
Edito da: Le Mezzelane Casa Editrice
Anno di pubblicazione: 2021
Pagine: 20
ISBN: 9788833285849